Due sorelline sole in casa con il ladro
SANTA GIUSTINA. «Abbiamo sentito dei rumori, così mia sorella e io siamo scese al piano di sotto: è allora che mi sono accorta che la finestra era mezza aperta e aveva le maniglie girate... Qualcuno era entrato». Le due sorelline di Santa Giustina non si sono imbattute nello sconosciuto che ieri ha divelto gli infissi di mezzo quartiere del paese, ma di paura ne hanno presa tanta: erano sole nella casetta a schiera dove di fianco abita un altro parente.
«Mentre ero al telefono con la mamma, facevo il giro della casa per controllare che cosa stesse succedendo: certo che avevo paura, mi tremavano le gambe, ma non avrei potuto di certo chiudermi dentro, sapendo che c’era ancora qualcuno con chissà quali intenzioni», spiega la 15enne che ha avuto coraggio da vendere.
Mercoledì, dal tardo pomeriggio alla sera , molte abitazioni di via Cal del Vento e dintorni sono state brutalmente “rovistate” dai “soliti ignoti”. Tra le abitazioni, anche quella della signora che ha vinto i 100 mila euro al Lotto: chissà, forse i ladri si erano convinti che li tenesse sotto il materasso.
Ieri all’ora di pranzo c’erano ancora falegnami e tecnici al lavoro, chiamati a sistemare finestre e infissi: finestre con i morsetti tirati, laddove gli ignoti avevano fatto perno con cacciaviti, grimaldelli e piedi di porco.
Almeno tre le case “visitate” per un magrissimo il bottino e un grandissimo quanto fastidiosissimo soqquadro che i proprietari hanno ritrovato al rientro in casa.
Nell’abitazione delle due ragazzine, che erano sole in casa, il ladro probabilmente ha fatto l’ultima tappa, tra le 19 e le 19.30, prima di dileguarsi definitivamente. Nei condomini e nelle villette a schiera tutt’attorno, hanno agito precedentemente.
«Non hanno risparmiato neanche le piante: ho trovato all’aria anche quelle»: parole di Gabriele, nella cui casa sono entrati utilizzando il piede di porco. «Sono rientrato intorno alle 23 e ho trovato la sorpresa». Dall’altra parte c’è la madre, anche lei ieri indaffarata nelle pulizie. «Sono entrati buttando giù la finestra, ma non hanno portato via nulla. Io sono tornato tardi, in casa non c’era nessuno e hanno avuto il tempo di mettere tutto sottosopra».
Le abitazioni visitate sono tutte piuttosto vicine, ma nessuno si è accorto di nulla. I ladri hanno scelto gli appartamenti situati ai primi piani delle strutture, sfruttando gli accessi dai giardini, dal piano terra, da orti e da qualche albero.L’ora scelta per le predazioni è stata quella del primo calar del buio: dalle 18.30 in poi.
Così anche nell’abitazione della donna baciata dalla “dea bendata” qualche settimana fa. La signora anziana è ancora sottosopra per quanto accaduto. «Ero stata a sistemarmi i piedi», ironizza, tirando un sospiro di sollievo perchè i ladri hanno toccato un po’ di bigiotteria, ma non hanno trovato altro: «Non so se mi hanno sentito rientrare e sono scappati», afferma essendo rimasto in lei questo sospetto, «ma io non ho trovato nessuno all’interno. Rincasando ho visto che la porta era aperta e mi sono spaventata, poi quando sono arrivata in camera ho visto tutte le cose rovesciate sul letto, tutto a soqquadro. Avevano buttato tutto per aria. Da me è andata bene così, ma le pupe...», afferma impensierita l’anziana signora in riferimento alle due ragazzine che abitano poco distante e che è mancato poco che non si trovassero faccia a faccia con il malvivente.
«Quando ho visto la finestra aperta», riprende la 15enne, «ho capito che il rumore che con mia sorella abbiamo sentito era quello che si fa quando cammini sulla panca, quindi l’uomo era nella zona dello scantinato. Ci sono ancora i segni dello scasso».
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