Due uomini e un bimbo dispersi nella notte ritrovati in mattinata
Due ricerche dispersi sono state avviate nella notte tra sabato e domenica.. Il primo allarme è scattato intorno alle 4.30 per il mancato rientro di un giovane di Auronzo, M.L., dopo il concerto tenutosi al Rifugio Scoiattoli. Terminata l’esibizione, mentre il resto della sua compagnia era riuscito a scendere prima della chiusura degli impianti, lui si era attardato e, via cellulare, aveva comunicato agli amici che li avrebbe raggiunti a piedi.
Dopo averlo atteso invano, mentre non rispondeva più al cellulare, il gruppo preoccupato è salito lungo il sentiero e ridisceso, per poi chiedere aiuto.
Soccorso alpino di Cortina, il soccorso alpino della Guardia di finanza (Sagf) e vigili del fuoco si sono quindi mossi per avviare le ricerche. E così, saliti al Rifugio Scoiattoli in jeep, dopo non essere riusciti a contattare subito il gestore, hanno trovato il giovane che dormiva all’esterno su una panca e lo hanno riaccompagnato a valle.
Sempre nella notte tra sabato e domenica è partita anche la seconda ricerca, dopo la segnalazione ai carabinieri da parte di una donna di Merano, che non riusciva a parlare con il marito quarantaseienne, partito assieme al figlio di 6 anni con l’intenzione di fare un’escursione sulle Tre Cime o sul Paterno.
Dopo aver cercato senza risultato la macchina nei parcheggi delle località indicate, analizzando la triangolazione delle celle, è stata evidenziata un’area tra Ospitale e Torniché a Cortina d’Ampezzo, ma la verifica ha dato esito negativo. I vigili del fuoco hanno controllato anche nelle immediatezze della frana caduta a Carbonin e tra il materiale caduto lungo il pendio, senza però trovare nulla. Visto che la vettura, una Ford Galaxy nera non si trovava, sono stati quindi vagliati i filmati di alcune telecamere ed è stato registrato il passaggio dell’auto in direzione del Passo Falzarego.
Il gestore del Rifugio Col Gallina ha fatto un giro nelle aree di sosta della zona e ha visto la macchina parcheggiata sotto il Lagazuoi.
Quando una squadra del Sagf si e portata sul posto, alle 10.30 circa, padre e figlio, che stavano bene e non avevano problemi, sono stati rintracciati e l’allarme è cessato.
L’uomo, anzi, è rimasto stupito che qualcuno lo stesse cercando. Infatti, il meranese era convinto di aver avvisato la moglie con un messaggio del cambio itinerario. Ma il messaggio non era partito perché il cellulare era scarico. —
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