Il Duomo di Belluno chiude tre mesi dopo le feste: Entra nel vivo il progetto di restauro

Dal 7 gennaio e fino al 20 marzo saranno installati il nuovo altare, l’ambone, la cattedra, la sede e la croce astile

Alessia Forzin
A Belluno il Duomo chiude tre mesi per restauro
A Belluno il Duomo chiude tre mesi per restauro

Entra nel vivo l’adeguamento liturgico della Cattedrale. Dal 7 gennaio al 29 marzo il Duomo sarà chiuso, per consentire la collocazione dei nuovi luoghi liturgici (altare, ambone, cattedra, sede e croce astile) e, quindi, la conclusione del progetto di ammodernamento avviato a maggio con i primi interventi.

«Siamo arrivati al momento della realizzazione vera e propria», premette il Vescovo, monsignor Renato Marangoni. «Proprio pochi giorni fa sono stato a visitare il laboratorio nel Vicentino, fra Arzignano e Chiampo, dove sono in lavorazione 250 tonnellate di marmo che serviranno per la realizzazione dei luoghi liturgici. Mi ha entusiasmato il lavoro che stanno facendo i marmisti e l’artista».

La chiusura e il progetto

Passate le festività natalizie, quindi, la Cattedrale chiuderà per consentire la conclusione del progetto curato dal gruppo di lavoro guidato da Francesca Leto e composto anche dagli architetti Michele Battistella e Daniele Bertoldo, dal liturgista Gaetano Adolfo Comiati, dagli artisti Mauro Zocchetta e Caterina Gabelli e dal consulente Pietro Canton.

Per la Diocesi di Belluno Feltre lo stanno seguendo, oltre al Vescovo, don Alex Vascellari e don Giacomo Mazzorana.

I costi e i finanziamenti

L’intervento, che costerà complessivamente 400 mila euro, era stato rimandato per molti anni perché mancavano le risorse per avviarlo. Sono arrivate grazie a un bando promosso dalla Cei (Conferenza episcopale italiana), che coprirà il 75% della spesa (la parte restante, circa 100 mila euro, è a carico della Diocesi).

Gli obiettivi del progetto

Il progetto mira non solo a rendere gli spazi interni del Duomo maggiormente funzionali, ma anche a valorizzare i secoli di arte racchiusi nella Cattedrale dedicata a San Martino Vescovo.

L’ambone e la cattedra saranno posizionati più vicini all’assemblea, l’altare sarà posto esattamente sotto la cupola e sono previste anche nuove sedute per i fedeli. Nel progetto è compresa anche una nuova croce astile. Tutti i luoghi liturgici saranno realizzati con materiali già presenti all’interno della chiesa, come la pietra di Castellavazzo e di Cugnan.

La prima fase dei lavori

La prima fase dell’intervento, iniziata a maggio e durata qualche settimana, ha portato a restaurare l’antico pavimento del presbiterio. Costituito da un intreccio di pietra rossa di Castellavazzo e pietra bianca di Cugnan, negli anni era stato ricoperto con la moquette, fissata con la colla.

Sui lati c’erano delle cementine, che sono state rimosse e sostituite con lastre in pietra di Castellavazzo. «Il presbiterio è stato anche liberato da una fila di banchi, che opprimevano l’aspetto rinascimentale del nostro Duomo», prosegue il Vescovo Marangoni.

Conclusione dei lavori

Altare, ambone, cattedra, sede e croce astile saranno montati entro il 20 marzo. Il 29 marzo ci sarà la celebrazione solenne per la dedicazione dell’altare.

Nel periodo di chiusura della Cattedrale, nella parrocchia di Loreto ci sarà una messa aggiuntiva rispetto a quelle previste.

Il commento del Vescovo

«È stato un lavoro molto lungo, a partire dalla progettazione», conclude monsignor Marangoni. «Bisognava ricostruire tutta la dinamica artistica e architettonica del Duomo, spiegare le dinamiche delle celebrazioni... questo progetto rende il nostro Duomo non un museo, ma arte viva».

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