Durnwalder a Zaia: cedetemi i comuni ladini

Il presidente del Veneto replica al presidente della Provincia di Bolzano. Critiche anche da Bond
Pucci Montebelluna inaugurazione nuovo ospedale Pucci Montebelluna inaugurazione nuovo ospedale
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“Non modificherò le mie convinzioni sulle istanze di appartenenza amministrativa dei cittadini nemmeno di fronte alle provocazioni di Durwalder. Lo ribadisco: democrazia significa rispettare la volontà del popolo e quando una comunità sceglie di cambiare io sarò il primo a rispettare tale scelta”. Non si scompone il Governatore del Veneto, Luca Zaia, commentando l’invito del presidente della Provincia di Bolzano, Luis Durwalder, a “cedere” all’Alto Adige i Comuni di Cortina d’Ampezzo, Colle Santa Lucia e Pieve di Livinallongo.

«Non debbo essere io a decidere le sorti di questi Comuni, ma nemmeno il presidente altoatesino – prosegue Zaia –. Sono gli abitanti di Cortina, Colle Santa Lucia e Pieve di Livinallongo a determinare il proprio destino. Di una cosa sono certo: l’attrazione che queste realtà subiscono dalle regioni confinanti, così come è avvenuto per Cinto Caomaggiore e Lamon, non è dettata dal fatto di non sentirsi veneti, bensì dalle condizioni di privilegio di cui quelle aree godono. E la causa di tutto ciò è Roma, è lo Stato italiano che ha permesso nel corso degli anni il consolidarsi di situazioni sperequative tra le Regioni a statuto speciale e quelle a statuto ordinario. E tra queste ultime a patirne di più sono proprio le Regioni del Nord come il Veneto, chiamate ingiustamente a farsi carico degli sprechi e del malgoverno di quelle del Sud».

«Durnwalder mi chiama amico – conclude Zaia – e io in effetti così mi reputo e da amico gli ricordo che la parola secessione lui la pronuncia da tanto più tempo di me, ma invano, perché i primi a non spendersi per portare Bolzano a Vienna sono proprio gli austriaci».

Durnwalder, nella sua conferenza di Ferragosto ha anche parlato del Fondo Brancher e ha ancora una volta dichiarato di non voler finanziare con i soldi altoatesini comuni che non confinano con l’Alto Adige.

«L'arroganza di Durnwalder è diventata impudenza. Mi auguro che il Governo non indietreggi di un passo e che la politica veneta e dei territori confinanti con il Trentino-Alto Adige sappia fare squadra e respingere questo nuovo attacco di chi è ingrassato sulle spalle degli altri».

A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond dopo che il governatore altoatesino Luis Durnwalder ha annunciato di voler impugnare il fondo Brancher.

«E' un atteggiamento vergognoso anche perchè vorrei ricordare che Durnwalder fino a oggi non ha rispettato i patti e non ha versato la sua parte di quota mettendo tutti in difficoltà. Come fa a impugnare una norma che non ha mai rispettato?", si chiede Bond. "Con l'accordo di Milano del 2009 sono stati blindati gli statuti di autonomia fissando per legge che i nove decimi dei tributi dovevano rimanere tra Trento e Bolzano. Un documento che Durnwalder non può citare solo quando fa comodo».

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