È allarme ladri: c’è un test per capire se la casa è sicura
BELLUNO. “Scopri se la tua casa è a prova di ladro”. Confedilizia Belluno ha elaborato un test da sottoporre ai propri soci per capire se possono dormire sonni tranquilli o se devono ricorrere a qualche mezzo per scongiurare la visita dei ladri.
La novità è nata in risposta alla raffica di furti che nelle ultime settimane sta interessando la provincia di Belluno, creando non poco panico tra la gente. «La cosa che più preoccupa è il fatto che questi delinquenti si introducano nelle abitazioni quando i residenti stanno dormendo. È una situazione che mette i brividi», dicono a Confedilizia. Nei giorni scorsi molti associati si sono recati per chiedere cosa fare per evitare i furti e soprattutto incontri ravvicinati poco piacevoli. «Il problema è come evitare che qualcuno ti entri in casa», precisa il presidente regionale dell’associazione Michele Vigne, «noi consigliamo sempre di diffidare di chi non si conosce, anche di chi viene in casa per vendere. Dobbiamo sempre tenere agganciato il chiavistello alla porta, anche per parlare con chi ha suonato al campanello».
«Ultimamente, poi, si vedono persone strane aggirarsi nei dintorni o furgoncini parcheggiati che prima non si vedevano. In questi casi bisogna chiamare subito le forze dell’ordine», precisa il presidente provinciale Diego Triches.
La paura delle visite dei ladri è così forte che ieri mattina, in concomitanza con la Festa del condominio indetta da Confedilizia, sono stati distribuiti vari depliant recanti consigli su come proteggere la propria abitazione: dal vademecum con i consigli degli esperti su come prevenire, proteggere e reagire in caso di furti, a un piccolo fascicolo con le cose da fare in caso di allarme. Infine, ecco il questionario di 19 domande per capire se la casa dell’utente è sicura o meno. Un vero e proprio “arsenale” di consigli e informazioni a prova di ladro.
«La paura è grande», dicono Triches e Vigne, invitando a non minimizzare anche i piccoli furti. «Non possiamo chiamare ladruncolo uno che ha rubato: a prescindere dall’entità del bottino, uno che fa una cosa del genere resta un delinquente, punto e basta».
E poi arriva la rampogna alla politica: «I nostri politici e amministratori parlano e parlano, si riempiono la bocca della parola sicurezza, ma poi non fanno nulla, e l’utente si trova da solo a fronteggiare questa che è una vera e propria emergenza, come lo stesso questore ha detto. È grave», conclude il presidente provinciale dei proprietari edili, «che anche il capo della polizia lanci l’allarme. Significa che siamo davvero in stato di emergenza che va gestito dapprima dal cittadino che deve tutelarsi, e poi dalla politica e dall’intera società».
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