«È andata bene, poteva essere una strage»
BORCA. «La tragedia è stata sfiorata». Così Giuseppe Belfi commenta l'incidente di ieri mattina lungo l’Alemagna, con un'autobotte che si è ribaltata sulla Statale 51 di Alemagna, coinvolgendo anche una Suzuki Ignis che viaggiava in direzione opposta.
«I vigili del fuoco sono intervenuti immediatamente», ammette Belfi, «evitando una tragedia. L'incidente è avvenuto alle 9 di mattina, quando il centro del paese è molto trafficato. La cisterna per fortuna non è scoppiata: non oso neppure immaginare cosa sarebbe successo, visto che nelle vicinanze ci sono un distributore di benzina, due alberghi, alcune abitazioni, la Cooperativa e un negozio di ottica».
«Siamo stati costretti a evacuare la zona, con la chiusura degli esercizi commerciali e l’uscita degli ospiti e del personale dagli hotel Antelao e Bories. I vigili del fuoco hanno fatto staccare anche la corrente elettrica per lavorare in totale sicurezza, mentre da Mestre è arrivato un mezzo speciale per aspirare il Gpl».
Il Comune ha poi ordinato l’apertura della Scola, l’edificio che funge da punto di ritrovo in caso di evacuazione: «La Scola è un punto conosciuto dai nostri concittadini, in quanto è inserita nel piano di emergenza frana. I volontari della Protezione Civile si sono subito dati da fare, hanno preparato la Scola per accogliere le persone e hanno preparato qualche bevanda calda e qualcosa da mangiare».
«Durante la giornata», continua Belfi, «nessuno si è recato alla Scola. Essendo possibile uscire dal paese tramite la strada che passa sotto la Statale, molti si sono recati nei paesi limitrofi, da amici o da parenti. Alle sera, poi, quando fuori la temperatura iniziava a essere rigida, qualcuno è arrivato per rifocillarsi. Comunque sia, il clima in paese è stato positivo. Tutti hanno sottolineato come questa volta il Signore ci abbia protetto. Se la cisterna non si fosse capovolta su un lato e fosse scoppiata a contatto con l'altra automobile, avremmo vissuto una strage. Per fortuna anche i due automobilisti hanno ferite lievi: alla fine nessuno si è fatto male, solamente una giornata di disagio. Credetemi, sarebbe potuta andare molto peggio».
Alessandra Segafreddo
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