È caccia alle zanzare in provincia
BELLUNO. Partita la caccia alle zanzare nel territorio dell’Usl 1. Il Servizio di igiene e prevenzione (Sisp) già da qualche settimana ha dato il via alle operazioni di studio, monitoraggio, cattura e disinfestazione nei luoghi pubblici di questi fastidiosi insetti. Indagini e controlli che sono stati in parte rallentati dalle condizioni meteorologiche di questa primavera che ha portato temperature basse e molta pioggia, condizioni che non aiutano la schiusa delle uova delle zanzare.
Ma la novità di quest’anno riguarda una “caccia” tutta particolare, riservata alla Aedes Japonicus, quella zanzara appartenente alla specie della Tigre per intendersi, che l’anno scorso è stata scoperta per la prima volta in Friuli Venezia Giulia e che quest’estate sarà cercata nel territorio bellunese. «Ad essere controllata sarà la parte alta del Cadore-Comelico», precisa Marco Dal Pont, coordinatore delle attività di prevenzione sul territorio, «perché confinante con il Friuli. Inoltre, monitoreremo anche cinque comuni dell’Agordino e altrettanti cadorini per verificare fino a dove si è spinta la prima Aedes arrivata qui da noi, cioè la Albopictus, meglio nota come zanzara tigre. Insieme sarà verificata anche la presenza della zanzara coreana».
L’anno scorso l’Istituto zooprofilattico delle Tre Venezia di Legnaro e il Sisp bellunese avevano avviato uno studio nelle due frazioni di Mier e Visome per capire se la sola disinfestazione nei luoghi pubblici da parte dei sistemi di sanità pubblica, poteva bastare per limitare l’espandersi di questi insetti. Ma non è stato così: è necessario anche un intervento da parte dei privati nei loro giardini e nei loro tombini per riuscire a limitare la diffusione delle Aedes. Serve, quindi, una lotta su più fronti e su tutte le aree, per contenere e se possibile eliminare questi insetti.
Il Sisp, quindi, quest’anno, posizionerà delle ovitrappole nei comuni agordini e cadorini di Agordo, La Valle, Rivamonte, Alleghe Cencenighe, Auronzo, Valle e Pieve di Cadore, Calalzo e Domegge per controllare quante sono le uova che finiranno nei dispositivi di cattura e quindi prevedere l’entità della presenza di queste zanzare. Monitoraggio previsto anche nella parte bassa del Bellunese. «Saranno eseguite, inoltre», aggiunge Dal Pont, «nel comune di Belluno delle catture di specie adulte di Aedes. Saranno posizionate in determinati luoghi delle trappole apposite dette Bg Sentinel di colore nero (e non poteva essere altrimenti visto che le zanzare sono attirate da questo colore) che funzionano grazie al ghiaccio secco che produce anidride carbonica, lo stesso gas che l’uomo emette e che attira le zanzare. Le catture saranno eseguite ogni 15 giorni».
Paola Dall’Anese
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