È emergenza, domani vertice in Prefettura

Preoccupati i tecnici di Gsp, che monitorano le sorgenti. Ieri rifornimenti a Lamon e disagi a Levego

BELLUNO. Rifornimenti ieri alla vasca di San Donato di Lamon da parte dei vigili del fuoco, mentre per un paio di ore dai rubinetti di alcune utenze della frazione di Levego a Belluno l’acqua si è fatta desiderare, scendendo in piccoli rivoli.

La situazione idrica in provincia di Belluno inizia a preoccupare, come dicono dal Bim Gsp: «Se ci siamo preoccupati vuol dire che la situazione è preoccupante». Ma qualcuno si chiede come mai l’allarme sia partito solo così tardi, dopo che dal 16 ottobre non si vede una goccia di neve o di pioggia. Intanto, domani pomeriggio è previsto il secondo vertice in Prefettura tra i soggetti interessati all’emergenza per fare il punto della situazione e mettere in campo eventuali nuovi strumenti per arginare la carenza di acqua.

In questi giorni, a turno, alcuni tecnici di Bim Gsp hanno costantemente monitorato la situazione evidenziando che le sorgenti hanno ridotto la loro portata. Una stagione estiva molto siccitosa, unita a una invernale calda e secca, rischiano di mandare in crisi il sistema di rifornimento idrico da qui fino alla fine dell’anno non solo per il Bellunese, ma anche per la pianura. E le previsioni dell’Arpav non sono ottimistiche, visto che fino ad oggi parla di leggere piogge o nevicate.

Ieri Bim Gsp ha preferito tornare a riempire la vasca lamonese di San Donato per evitare eventuali criticità ai mezzi di rifornimento in presenza di maltempo.

Altri Comuni, nel frattempo, hanno emanato ordinanze per contenere il consumo dell’acqua. Anche gli albergatori hanno invitato i loro clienti a non sprecare l’acqua, «anche se la situazione rischia di peggiorare e di mandare in crisi l’intera stagione invernale se la neve non farà capolino entro pochi giorni», dice Walter De Cassan, presidente di Federalberghi. (p.d.a.)

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi