È guerra alle slot: tasse più elevate e riduzione di orario
BELLUNO. Il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro dichiara guerra alle sale da gioco. E lo fa annunciando un inasprimento del peso fiscale sugli esercizi commerciali che ospitano le slot,oltre a eventuali ritocchi all’orario di apertura, come fatto nei giorni scorsi in quel di Padova.
Già quest’anno la giunta comunale del capoluogo ha adottato delle misure atte a scoraggiare queste attività: «Abbiamo imposto il massimo delle aliquote alle sale da gioco e d’azzardo», sottolinea il primo cittadino, che prosegue. «Con il bilancio 2015, verranno, approvate, presumibilmente a gennaio, altre misure per disincentivare a livello economico questi esercizi». Massaro parla di tasse più alte «anche sulla base di un principio di estrema chiarezza e schiettezza: l'attività delle sale da gioco è legittima; noi non possiamo contrastare una cosa che non condividiamo, ma possiamo fare delle scelte politiche. Scelte», precisa il sindaco di Belluno, «che prendono come valore di riferimento i numerosi casi sociali legati al gioco, che hanno un costo elevato per il sistema sanitario a causa della ludopatia. Credo che sia corretto riequilibrare i maggiori esborsi di un Comune e dell’Usl per le ludopatie, facendoli pagare a chi non contrasta questa dipendenza».
Questa è la linea del Comune capoluogo ad oggi, anche se, come anticipa il primo cittadino, «attendiamo di vedere come si risolveranno alcuni ricorsi contro alcuni enti locali che hanno cercato di contrastare queste attività».
E a tal proposito, proprio ieri è arrivata la pronuncia del Tar in merito al ricorso presentato contro il sindaco di Padova: il tribunale amministrativo ha dato ragione a Bitonci, che aveva limitato l’orario di funzionamento degli apparecchi con vincite di denaro nel centro cittadino, dimostrando che l’orario ridotto non prova la riduzione dei profitti dell’attività, visto che il numero di slot è andato aumentando negli anni. Il Tar, inoltre, riconosce che anche il sindaco, quale autorità responsabile della salute pubblica, può agire per tutelare i cittadini dal rischio ludopatia. Una sentenza destinata a fare scuola, visto che anche il sindaco di Treviso sembra intenzionato a ridurre l’orario delle sale. Sulla scorta di questa pronuncia, Massaro si dice pronto a valutare anche la riduzione dell’orario, dando vita a una sorta di coordinamento di interventi tra tutti i sindaci afferenti alla Conferenza dell’Usl 1. «Sapevamo che c'erano provvedimenti portati avanti da altri Comuni. Aspettavamo di vedere che esito avrebbero avuto i ricordi. Ora che vengono fuori le prime sentenze, cominceremo a studiarle», precisa. «Come «presidente della Conferenza dei sindaci, cercherò di capire se ci sarà una convergenza di tutti gli amministratori ad attuare misure uguali per tutti: l’obiettivo è rendere più arduo l’insediamento di queste attività nella nostra provincia. Sicuramente, come è stato provato ormai a livello generale, la leva fiscale resta il metodo migliore a questo scopo». E poi concludendo promettendo: «Su questa materia non lasceremo nulla di intentato».
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