«È importante bere tanta acqua con i sali»
Il medico e triatleta Rossi: «Attenti, una grave disidratazione può portare all’arresto cardiaco»
BELLUNO. È un medico di famiglia, ma anche un triatleta, quindi sa bene cosa serve per poter affrontare l’attività fisica durante la stagione estiva e soprattutto nelle ore più calde. Gianluca Rossi per 10 anni ha fatto parte anche del Soccorso alpino bellunese.
La sua, quindi, è un’esperienza a 360 gradi. Di fronte ai tanti malori e alle morti per il caldo registrati in queste ultime settimane, il medico sottolinea subito l’importanza fondamentale dell’idratazione del corpo per evitare scompensi anche gravi. «Se una persona vuole fare attività fisica nelle ore calde deve preventivamente idratarsi, cioè bere anche prima di iniziare l’attività, e poi continuare a farlo anche durante lo sforzo fisico. L’obiettivo è quello di non farsi sorprendere dalla sete, perché potrebbe essere troppo tardi», precisa il professionista.
Rossi sottolinea che è bene bere acqua, o comunque bevande arricchite con potassio. «Due sono gli effetti gravi della disidratazione», spiega il medico.
«Da un lato c’è la comparsa di crampi: questo è un segnale che arriva quando si sono persi molti liquidi; se accade ciò, la persona è costretta a fermarsi e quindi a bere. Il secondo effetto di una grave disidratazione è il collasso cardiocircolatorio e le aritmie cardiache, potenzialmente fatali. Il sudore è formato da sali di potassio e liquidi, che vengono persi in maniera eccessiva d’estate. Per questo è importante reintegrare queste sostanze per non dover fare i conti con conseguenze che possono rivelarsi anche fatali».
Per il medico «è fondamentale evitare di giungere ad avere sete. Un atleta queste cose le sa già, ma il problema può rivelarsi grave per chi fa attività sporadica e ha già dei problemi di salute pregressi. Per questo consiglio di sfruttare le ore fresche della giornata, cioè quelle del primo mattino, soprattutto per le gite in montagna, così da avere il margine di tempo per il rientro».
Ma qual è la quantità adeguata di acqua per evitare brutte sorprese? «Molto dipende da quanti chilometri si vogliono fare e quante ore durerà la gita. E soprattutto se nel tragitto c’è la possibilità di rifornirsi di acqua. Per un ciclista, ad esempio», conclude Gianluca Rossi, «potrebbero bastare due borracce di bevande salinizzate per un giro di un paio d’ore. Mentre per un’escursione in montagna ne serve almeno un litro per una breve gita».
Per evitare insolazioni, poi, il consiglio è di scegliere percorsi anche all’interno dei boschi, per assicurarsi dei tratti all’ombra.
(p.d.a.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Video