E-mail diffamatoria al dirigente comunale Condanna per Bonato

Il municipio di Pedavena. Nel luglio 2009 arrivò una mail di Gianantonio Bonato dal contenuto ritenuto diffamatorio dal giudice
PEDAVENA.
Una e-mail in cui attaccava l'architetto Maria Silvia Facchin, responsabile dell'ufficio urbanistica del comune di Pedavena, facendo esplicito riferimento a comportamenti mafiosi e a commistioni tra l'amministrazione e attività private non lecite. Per questo il giudice di pace di Feltre ha condannato Gianantonio Bonato. Il conto è seimila euro. Nel totale ci sono la multa di 1.500 euro, il risarcimento alla parte lesa di 3.000 euro più altri 950 per le spese di legge. In più qualche altro centinaio di euro per altre spese. La vicenda risale al luglio del 2009 quando Bonato, intenzionato a costruire una recinzione nella sua proprietà, entra in contrasto con l'ufficio urbanistica e scrive una lettera al vetriolo in cui si lascia andare a pesanti giudizi sull'operato del comune e sulla professionista in particolare. La lettera, inviata alla Soprintendenza e per conoscenza allo sportello unico dell'edilizia del comune, finisce nella posta in arrivo dell'architetto Facchin che dopo averla letta la invia per il regolare protocollo. La lettera finisce sul tavolo del sindaco De Bortoli, dell'ex assessore De Bacco, del segretario Floridia. Ce n'è abbastanza per fare causa a Bonato che nelle prime udienze del processo, e pure ieri mattina, non mostra l'intenzione di conciliare, forte della decisione della Soprintendenza che due mesi fa ha giudicato lecita quella recinzione in base a una normativa introdotta nel 2010. L'avvocato Azzalini, che difendeva l'imputato, ha cercato di alleggerire la posizione del proprio assistito cercando di giustificare i toni sopra le righe della lettera motivati dall'ira che il pedavenese avrebbe provato di fronte a quella che considerava un'ingiustizia. L'architetto ha difeso il proprio operato, il pm e l'avvocato di parte civile hanno chiesto la condanna di Bonato, sancita dalla sentenza del giudice Darugna.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi
Leggi anche
Video