È morto Edi Bogo, che ha raccontato 40 anni di Belluno

BELLUNO. Si è spento all’età di 81 anni Edi Bogo, «Fotoeddy», una vita da fotografo con studio in via Carrera.
Dal 1957 al 2000 ha fotografato la vita dei bellunesi: matrimoni, cresime, ma anche fatti quotidiani legati all’attualità, e grandi avvenimenti e tragedie come il Vajont.
I funerali si svolgeranno lunedì alle 15 nella chiesa parrochiale di Santo Stefano. Bogo era ricoverato in ospedale a Belluno, dove si è spento l’altra notte dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Loredana e tre figli, Martina, Stefano e Paolo.
Di Edi Bogo si erano interessate le cronache cittadine per un atto di grande generosità portato a compimento nei mesi scorsi: la donazione del proprio fondo fotografico, con oltre trentamila immagini all’Archivio storico del Comune.
Anche per questo ieri il sindaco Massaro ha voluto ricordare il lavoro e la personalità di Edi Bogo: «Con la sua generosa condivisione del lavoro di una vita, Bogo ha fatto alla nostra città un grande regalo. Faremo in modo di amministrare al meglio il deposito, secondo la sua volontà, utilizzandolo per ricordare ai bellunesi la propria storia. Desidero esprimere alla famiglia tutta la mia vicinanza in questo momento». Nell’aprile scorso Bogo aveva partecipato ad un incontro pubblico nel corso del quale aveva proprio presentato la sua donazione, durante una gremita conferenza intitolata «Lo scrigno della memoria».
Le foto scattate da Bogo nel corso di tanti anni rappresentano una testimonianza preziosa, la documentazione offre uno spaccato storico del territorio bellunese osservato attraverso l’obiettivo di un fotografo che ha saputo raccontare grandi e piccole vicende umane.
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