È morto il pensionato che si era ustionato con la stufa

Raimondo Cassol non ce l'ha fatta. Si era ustionato gravemente mercoledì sera

PEDAVENA. Non ce l’ha fatta Raimondo Cassol. Nella serata di ieri il suo cuore ha cessato di battere nel reparto di rianimazionedell’ospedale Borgo Trento di Verona dove era stato trasportato in condizioni disperate mercoledì sera. Cassol, 66 anni , residente a Pedavena al civico 1 di via Crico stava caricando la stufa a legna nel locale caldaia al piano interrato di casa sua nel tardo pomeriggio di mercoledì, ma la manica della maglia che indossava ha perso fuoco e lui ha cominciato a bruciare.

Non ha quasi avuto il tempo di accorgersi di quello che stava succedendo e in pochi istanti è stato avvolto completamente dalle fiamme. I vestiti incendiati. Arrivato all'ospedale con ustioni gravissime dopo la corsa dell'ambulanza, era stato immediatamente trasferito al centro specializzato di Verona, dove è stato ricoverato in prognosi riservata con ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo.

L'incidente si è verificato attorno alle 18.15. Cassol era sceso a mettere la legna nella caldaia, ma qualcosa è andato storto e all'improvviso si è ritrovato a lottare contro il fuoco, iniziando probabilmente a urlare mentre la paura cresceva insieme al panico e al dolore. In casa c'era la moglie, che ha subito allertato i soccorsi, chiamando l'ambulanza e i Vigili del fuoco, che sono arrivati per primi, trovando il sessantaseienne pedavenese nudo, dopo essersi strappato di dosso i vestiti il più rapidamente possibile. Era molto sofferente, ma non aveva mai perso conoscenza ed era uscito sulle proprie gambe, accompagnato dai pompieri.

In paese la notizia della sua morta ha lasciato tutti nel dolore. L’uomo lascia la moglie e i figli.

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