E’ morto Saronide noto botanico e premio S. Martino

Fu tra i soci fondatori del Gruppo Natura Bellunese i funerali si svolgeranno domani nella chiesa di Baldenich. Il botanico aveva ricevuto a novembre il l premio San Martino per il suo impegno nella diffusione dell’amore per la natura.

BELLUNO. Si è spento ieri Ettore Saronide, il botanico bellunese che nel novembre scorso ha ricevuto il premio San Martino per il suo impegno nella diffusione dell’amore per la natura. I funerali si svolgeranno domani alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di san Giovanni Bosco, da dove poi la salma procederà per la cremazione.

Nato nel 1939, conosciuto e stimato in città, gioviale e brillante, per trent'anni Saronide ha studiato e divulgato la natura tanto che nel 1978 fondò il Gruppo Natura bellunese, con lo scopo di diffondere gli aspetti naturalistici della provincia di Belluno. Del gruppo è stato per anni tesoriere e la sua materia preferita è stata sempre la botanica, alla quale ha dedicato tutta la sua vita, effettuando studi e ricerche, collaborando anche alla stesura di tesi di laurea nel campo naturalistico, proiezioni, conferenze, escursioni naturalistiche e lezioni nelle scuole, associazioni, enti privati. Il vincitore del premio del capoluogo montano, ha creato un proprio erbario personale e ha contribuito, in ambito scolastico, alla divulgazione di conoscenza per la creazione di erbari. Ha anche collaborato con botanici bellunesi di fama. Sono molto noti alcuni libri come “100 erbe per 10 grappe”, nel 1988 (in collaborazione con Ernesto Riva), “100 erbe per 100 piatti” (2009, sempre in collaborazione con Riva) e “100 funghi per 100 piatti”. Tutti volumi in cui ha coniugato l'amore per la natura con l'amore per la buona tavola e il cui ricavato delle vendite è stato devoluto a Insieme si può. Associazione a cui andranno le eventuali offerte che saranno raccolte durante il rito funebre. La sua ultima fatica letteraria è stata il libro “Valle di san Mamante. Storia, leggende e aspetti naturalistici”. Dal 2002, ininterrottamente, ha condotto su Telebelluno la rubrica “Fiori e piante della montagna bellunese”, e nel 2012 sono stati trasmessi tre suoi documentari: “I fiori più belli delle nostre montagne”, “Le quattro stagioni”, “Aspetti naturalistici e storici delle Fontane di Negarè”.

Nel corso dell’evento al teatro comunale lo scorso 11 novembre, Ettore Saronide ha voluto dedicare il prestigioso premio alla moglie, che lo ha sempre accompagnato nei suoi studi e nella vita. Del botanico, il presidente del consiglio comunale di palazzo Rosso, Francesco Rasera Berna aveva riconosciuto «il garbo e la gentilezza con cui ha portato avanti i suoi studi e la divulgazione», mentre il primo cittadino Jacopo Massaro ne aveva sottolineato «il legame fra la natura da lui studiata e le buone abitudini in campo ambientale. Nella scelta di assegnare il premio San Martino ad Ettore Saronide», aveva detto in quell’occasione, «c’è l’orgoglio di essere bellunesi e il valore dell’ambiente». Manifestazioni di cordoglio, alla notizia della sua scomparsa, sono arrivate anche dal presidente del gruppo Natura Bellunese, Gianni Alberti. Saronide, che era malato da tempo, lascia la moglie Silvana, le due figlie, i generi e l’amato nipotino.

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