E' nata la «Consulta giovanile»

Hanno votato 117 persone, il nuovo presidente è Enrico Farenzena
I referenti dei singoli comuni con gli altri collaboratori
I referenti dei singoli comuni con gli altri collaboratori
 
CENCENIGHE
. Con il voto di 117 persone è nata sabato a Cencenighe la Consulta giovanile agordina. Un risultato splendido per la vallata che, fino a ieri, era l'unica zona della provincia ancora scoperta in tema di rappresentanza giovanile riconosciuta a livello amministrativo. Un risultato frutto del costante impegno messo in campo negli ultimi mesi da un gruppo di ragazze e ragazzi che hanno trovato dentro di sé gli stimoli giusti per mettersi in gioco per costruire assieme il proprio futuro nel territorio locale.  Fra questi sono stati eletti sedici referenti, uno per ogni comune: Marco Fassa (Agordo), Camilla Franceschini (Alleghe), Claudio Costa (Canale), Simone Chenet (Cencenighe), Valentino Dall'Acqua (Colle Santa Lucia), Martina Murer (Falcade), Yari Masoch (Gosaldo), Beatrice Mezzacasa (La Valle), Jessica Del Negro (Livinallongo), Manuel Conedera (Rivamonte), Daniel Sirena (Rocca Pietore), Gregory Vattai (San Tomaso), Jacopo Tommaso Del Tedesco (Selva di Cadore), Ilaria Savio (Taibon), Sara Luchetta (Vallada), Paolo Alberto Da Campo (Voltago).  Dopo la giornata si è svolta la prima riunione del consiglio direttivo, che ha nominato presidente Enrico Farenzena (che ha quindi lasciato il posto fra i referenti a Marco Fassa), il quale, a sua volta, ha scelto come vicepresidenti Claudio Costa e Martina Murer.  «Siamo soddisfatti perché abbiamo visto molto entusiasmo - ha commentato il neo presidente - certo, se facciamo la proporzione matematica il numero dei votanti è basso, ma 100 era il numero che volevamo raggiungere. Secondo noi è una giornata da ricordare perché segna la nascita della prima consulta giovanile in Agordino».  Composto il direttivo, la Consulta rimarrà comunque un organo aperto a tutti. «Sabato non si è formato un gruppo chiuso - ha detto al proposito Claudio Costa - anzi, cerchiamo idee da tutti. C'era chi, come me, non voleva neanche fare le elezioni e lasciare tutto "aperto" in modo da avere una forma meno politica possibile. Il passo istituzionale era però necessario in modo da poter essere operativi. Mi auguro che la gente capisca che le porte sono aperte».  Gli organizzatori ringraziano di cuore i Comuni (in primis quello di Cencenighe per l'ospitalità), la Provincia, gli sponsor locali e tutti i votanti.  «Sono felice - ha concluso Enrico Farenzena - perché, come ho detto ai ragazzi sabato sera, mi hanno aiutato a realizzare un sogno e ho visto in tutti loro quella voglia che volevo vedere. Il gruppo è davvero unito e operativo. Ringrazio coloro che hanno sposato il progetto sotto qualsiasi forma e anche con frasi di elogio che per un gruppo come il nostro sono fondamentali. Ci ritroveremo dopo le vacanze per iniziare a lavorare».

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