E nella sosta a Ponte anche il sindaco Vendramini può dire la sua

Non ha la fascia tricolore alla spalla: comunque Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, non vuol mancare all’appuntamento col “Trenobus delle Dolomiti”. E’ in bicicletta e veste una tuta da...
stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette
stefano da rin puppel - perona - calalzo di cadore - arrivo del primo treno abilitato al trasporto biciclette

Non ha la fascia tricolore alla spalla: comunque Paolo Vendramini, sindaco di Ponte nelle Alpi, non vuol mancare all’appuntamento col “Trenobus delle Dolomiti”. E’ in bicicletta e veste una tuta da corridore. Gli si legge in volto la voglia di salire e, magari, di scendere da Calalzo. «Il cicloturismo è il nostro futuro;

per questo, dopo le recenti inaugurazioni, puntiamo ad arrivare con le piste fino al lago di Santa Croce. Perciò auspichiamo fermamente che treni come questo non si fermino alle domeniche prima e dopo Ferragosto, ma possano ampliare la stagione. Sarebbe una bella boccata di ossigeno per molti dei nostri paesi». Puntare dunque con decisione verso la destagionalizzazione del turismo. Tutti pazzi, insomma, della “due ruote”. A Ponte nelle Alpi il Minuetto fa davvero il pieno, mentre dalla parte opposta scende il vecchio treno che collega Belluno a Calalzo e che, obiettivamente, non ha niente del confort di questo convoglio. Verrebbe quasi voglia di girare la testa dall’altra parte per non vederlo. Parla a lungo, il sindaco di Ponte, col dirigente di Trenitalia, Tiziano Baggio. Gli pone, anche lui, il problema delle corse dirette con Mestre/Venezia, molto richieste soprattutto dagli studenti universitari. Quando torniamo indietro, col primo treno del pomeriggio, incontriamo infatti già numerosi ragazzi, con troley al seguito, diretti a Padova, piuttosto che a Trieste e a Udine. A Conegliano le coincidenze per il Friuli, infatti, non sono proprio ottimali. (f.d.m.)

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