È operativo il nuovo angiografo digitale

Permette di gestire in modo integrato le patologie vascolari cardiologiche, oncologiche e da trauma
gian paolo perona- perona- belluno- zaia inaugura la nuova ala di pediatria all'ospedale San Martino
gian paolo perona- perona- belluno- zaia inaugura la nuova ala di pediatria all'ospedale San Martino

BELLUNO. È già operativo da luglio, ma è stato inaugurato ieri l’angiografo digitale dell’unità operativa di Radiodiagnostica, costato 750 mila euro (450 mila donati dalla Fondazione Cariverona). Si tratta di un’apparecchiatura di ultima generazione con funzioni tridimensionali, che permette il trattamento delle patologie vascolari periferiche, «vale a dire per le angioplastiche dei vasi cardiaci periferici», sottolinea il primario del reparto, Paolo D’Andrea, che aggiunge: «Questo strumento può essere utilizzato anche per i trattamenti dei tumori maligni del fegato tramite la chemioembolizzazione, cioè l’introduzione del farmaco specifico all’interno delle arterie del fegato. Oltre a consentire anche la navigazione virtuale per essere più selettivi nella localizzazione del cancro, sarà utilizzato per curare i sanguinamenti arteriosi acuti dovuti ai traumi stradali. Possibile anche la terapia per gli aneurismi dell’aorta addominale, con un trattamento meno invasivo del solito».

L’apparecchiatura, come detto, è in funzione già da luglio e garantisce standard operativi tali da poter effettuare in sala tutte le attività interventistiche. «È una sorta di suite indipendente all’interno della Radiodiagnostica, in grado di gestire le attività mini invasive in ambito cardiologico e radiologico vascolare», precisa il direttore generale Pietro Paolo Faronato. «Qui possono operare anche professionisti di altre specialità, come urologi e gastroenterologi», aggiunge il primario. «Questo permetterà di gestire con le più moderne tecniche mini invasive le patologie vascolari cardiologiche e periferiche e le patologie oncologiche e traumatologiche». Il nuovo angiografo è costituito da un sistema ad arco a C motorizzato.

Il quarto piano del blocco medico. Il governatore Zaia ha visitato poi anche il quarto piano del blocco medico. Qui, con una spesa di 900 mila euro (di cui una parte con contributo regionale e una dell’Ail di Belluo) , i 340 metri quadrati a disposizione sono stati messi a norma e organizzati per una maggiore efficienza del servizio. Sono stati realizzati 12 posti letto con due stanze dedicate all’oncoematologia. Un servizio, quest’ultimo, voluto con forza da Carmen Mione, presidente dell’Ail, associazione che ha donato macchinari e auto all’Usl 1.(p.d.a.)

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