È polemica sulle tariffe della raccolta differenziata

Trichiana, la minoranza contesta l’incremento dei costi per gli utenti La giunta sottolinea le agevolazioni per le famiglie con bambini e anziani
Trichiana 29 gennaio 2005Il municipio di Trichiana
Trichiana 29 gennaio 2005Il municipio di Trichiana

TRICHIANA. Il tema rifiuti e il bilancio di previsione “infiammano” il consiglio comunale di Trichiana. Aspre le critiche della minoranza, che nella seduta di lunedì serata ha espresso il proprio voto contrario praticamente a tutti i punti all’ordine del giorno, che prevedeva l’approvazione del previsionale 2017-2019, del relativo Documento unico di programmazione e delle connesse aliquote per le imposte comunali.

Il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti e la relativa Tari hanno animato parecchio la discussione. «Il costo dello scorso anno ammontava a 404 mila euro», ha spiegato l’assessore al bilancio, Lillo Trinceri, «quest’anno siamo a 415 mila perché abbiamo inserito i costi degli edifici comunali. Sul fronte regolamento, abbiamo introdotto delle modifiche: da un lato per avvicinarsi a quelli già in essere a Limana e Belluno e, dall’altro, per arrivare a una tariffazione più puntuale».

Dal primo gennaio, infatti, a Trichiana è stato reintrodotto il metodo dei sacchetti numerati per il secco, stabilendo un numero di conferimenti massimo (15 per i nuclei formati da una sola persona; 25 per nuclei da due; 30 per quelli da tre; 35 per famiglie con quattro componenti; 40 per quelle con cinque; 45 per sei o più membri). Ogni conferimento aggiuntivo sarà addebitato per un euro e 10. Ma sono previste anche delle agevolazioni: 130 conferimenti in più per le famiglie con bambini da zero a 3 anni e un’attenzione particolare anche per le persone anziane che usano continuativamente, per esempio, pannoloni o altri ausili sanitari.

«Il pagamento, inoltre, non avverrà più in un’unica soluzione, ma con un anticipo a settembre/ottobre e poi il saldo a marzo dell’anno successivo», ha detto ancora Trinceri. «Questo consentirà una tariffazione più precisa e permetterà alle utenze non domestiche di andare a recuperare l’Iva».

A breve, a Trichiana, partirà poi una sperimentazione: cassonetti con la calotta per l’umido, come quelli per la raccolta del secco, con l’utilizzo quindi della chiavetta. Per quanto riguarda le tariffe, se le domestiche sono rimaste invariate, è previsto invece un aumento per le non domestiche: 20 centesimi al metro quadro.

«Non tornano i conti», ha fatto notare Giorgio Cavallet, capogruppo della minoranza “In Comune”. «Ci dite che la differenziata è salita all’85%, che viene prodotto il 70% in meno di rifiuti, ma c’è un incremento delle tariffe per le non domestiche di 14 mila euro rispetto allo scorso anno. Con meno utenze, peraltro. Questo significa un ulteriore incremento del 15%, che si aggiunge al 30% già introdotto nel 2016. Qualcosa non funziona».

Cavallet ha inoltre evidenziato che nel piano di Bellunum è previsto un aumento dei costi da qui al 2019. «L’avvio della sperimentazione con l’umido, poi, è un errore», ha aggiunto. «Siete partiti con la nuova tariffazione dal primo gennaio», ha fatto eco Matteo Cesca, «ma la popolazione è stata adeguatamente informata? E questi primi quattro mesi dell’anno?».

Il vice sindaco Gianluca Franco ha evidenziato che ai cittadini, nelle assemblee dello scorso anno, era stato comunicato che con il 2017 ci sarebbe stato il cambiamento: «Visto poi che è stato dimezzato il secco e aumentati i sacchetti, è quasi impossibile che si sfori il numero massimo di conferimenti». E se la Tari ha subito delle modifiche, confermate invece le aliquote Imu, Tasi e Irpef dello scorso anno.

Martina Reolon

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