È pronta la manifestazione di venerdì
BELLUNO. Sarà un corteo “innovativo” quello che sfilerà per le strade di Belluno, venerdì mattina, in concomitanza con la manifestazione nazionale contro la riforma della Buona scuola.
I ragazzi della Rete degli studenti di Belluno si sono ritrovati anche ieri per definire alcuni dettagli dell’iniziativa. «Il corteo partirà alle 8 dal piazzale della stazione ferroviaria, anche se come organizzatori saremo lì qualche tempo prima», spiega Serena Jessica Prota, portavoce della Rete locale. Da qui gli studenti si porteranno verso il centro.
Due le tappe di questo percorso: l’Iti Segato, dove è prevista una pausa di qualche minuto, poi il biscione si snoderà fino in piazza Duomo, dove si osserveranno cinque minuti di silenzio per ricordare la tragedia del Vajont. E infine, da qui, si passerà in piazza dei Martiri, precisamente nell’area che circonda la fontana, dove si svolgerà una grande assemblea dei ragazzi. Ma in tutto questo percorso la Rete ha pensato di introdurre delle novità, per coinvolgere sempre di più i propri coetanei. «Alcune ragazze, con una lavagna di carta, passeranno tra il corteo per tutta la durata del tragitto facendo scrivere o facendo lasciare un post-it con le cose che i ragazzi vorrebbero all’interno di una scuola buona per davvero», dice Prota che aggiunge: «In questo modo coinvolgeremo anche l’ultima parte del corteo che solitamente è quella più trascurata».
Oltre a questo c’è anche l’idea, finanze permettendo, di comprare dei palloncini colorati al cui interno inserire in un foglio con le cose che non vanno nella scuola. «Quando arriveremo in piazza, questi palloncini saranno scoppiati, un gesto simbolico per far capire che si può cambiare se ci si impegna».
Nel corso dell’assemblea si parlerà di vari temi dalla Buona scuola alle necessità emerse da quanto scritto dai singoli sulla lavagna mobile: «Chiediamo degli spazi di aggregazione, dove trovarci per parlare e studiare. E se a Feltre i ragazzi sono riusciti ad ottenerlo grazie al sindaco, qui, invece, ci rimandano ogni volta. Per questo dovremo essere più incisivi nelle nostre azioni». (p.d.a.)
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