È scomparso Casanova Crepuz: fondò il museo “Angiul Sai”

Costalta. Ex consigliere comunale a San Pietro  ebbe anche parte attiva in Comunità montana 

IL LUTTO

È scomparso mercoledì scorso Ruggero Casanova Crepuz, presidente dell’associazione “Amici del museo” di Costalta di Comelico, gruppo che gestisce la Casa Museo “Angiul Sai”. Nato nel 1944, Casanova Crepuz lascia la moglie Wilma e i figli Erich e Doriana. Grazie al fondamentale apporto di Ruggero, nacque oltre trent’anni fa l’idea di realizzare a Costalta, con il contributo della Regola, della Regione e della Fondazione Cariverona, un Museo etnografico.

Iniziò così il restauro conservativo di una vecchia casa di legno di proprietà della stessa Regola, e prese vita la Casa Museo “Angiul Sai” , oggi meta di numerosi visitatori alla riscoperta delle tradizioni e dell’identità del territorio. Ruggero Casanova Crepuz è stato sin da allora presidente dell’Associazione “Amici del museo” di Costalta di Comelico che ha per scopo proprio la valorizzazione del patrimonio storico-culturale di Costalta e lo sviluppo delle attività di ricerca sulla storia, la cultura e l’ambiente locale. Grande appassionato di montagna, con una lunga militanza nel Cai Val Comelico anche come consigliere, Ruggero è stato anche appassionato sciatore e rocciatore.

Le sue esplorazioni scialpinistiche del Comelico, ed in particolare della sua amata Val Visdende, hanno dato un importante contributo alla parte invernale della guida “Rifugi e sentieri alpini del Comelico e Sappada”.

Casanova Crepuz ha partecipato anche alla vita pubblica in qualità di consigliere del Comune di San Pietro e della Comunità Montana.

«A ricordare Ruggero mi viene un groppo in gola», dice commosso Pier Giorgio Cesco Frare, che ha condiviso fin dall’inizio con lui l’esperienza del museo “Angiul Sai”. «Per me», commenta Silvano Eicher Clere, presidente della Regola di Costalta, « se ne va un amico. L’ho conosciuto da ragazzo, abbiamo anche lavorato insieme, era sempre un punto di riferimento sicuro per un parere, un consiglio. Abbiamo vissuto quasi interamente insieme l’esperienza della nascita del Museo, fin dal 1996 con il primo contributo della Fondazione Cariverona. Viene a mancare una figura speciale per il nostro paese, un colonna insostituibile. Lascia un grande vuoto nella comunità di Costalta».

«Era un amico sincero», ricorda Patrizia Rizzo, coordinatrice di “CostaltArte”, «e sono felice di aver collaborato con lui nella realizzazione di tante iniziative. Ci mancherà molto perché la sua opera era preziosa per tutto il paese ed il suo modo di fare era sempre propositivo e cordiale». I funerali si terranno oggi alle 14,30 nella chiesa di Sant’Anna a Costalta. —

Stefano Vietina

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