«È stata la corrente discensionale»

La donna alla guida del velivolo ha spiegato le cause dello schianto
aliante caduto a belluno
aliante caduto a belluno

BELLUNO. Il pilota può raccontarla. È un buon risultato. La 55enne pilota bellunese sta già meglio e può ringraziare il suo coraggio, se le conseguenze dell’incidente non sono state più gravi di così: «Mi sono imbattuta in una forte corrente discensionale», ha detto V.M. alla polizia, «e non sono riuscita a governarla, finendo per atterrare lontano dalla pista».

La donna ha il regolare brevetto che viene rilasciato, dopo aver accumulato un certo numero di ore di volo.

Nessuno sprovveduto può salire su un aliante, tanto meno noleggiarlo all’Aero club Belluno, come è successo in questo caso.

L’investigatore di Roma. La telefonata con il prefisso 06 è partita un istante dopo l’incidente e ha raggiunto gli uffici di via Attilio Benigni 53: «Ci è stato comunicato quello che era successo ed è partita la procedura», spiega un investigatore che è di turno in reperibilità, «un mio collega è già sul campo, per investigare sugli aspetti legati alla sicurezza. Cercherà di capire quali possano essere state le cause di quello che possiamo già definire un incidente, visto che ci sono dei danni materiali al velivolo. Niente di catastrofico, come è successo in altre circostanze, ma comunque un incidente. Quello che ci interessa è fare della prevenzione, in maniera da evitare che altri eventi simili possano verificarsi».

Il precedente a Belluno. A metà agosto dell’anno scorso, un guasto a un alettone aveva costretto un pilota a un atterraggio di fortuna, in mezzo agli alberi: accanto dalla strada sterrata che porta al canile dell’Apaca.

Una quarantina di metri più in là e sarebbe finito sul letto del Piave, in ogni caso ad almeno 400 metri dalla pista. Non c’erano state conseguenze per il guidatore, che è uscito da solo dall’abitacolo e ha chiamato i soccorsi e l’Aero club. (g.s.)

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