È Vittoria la prima nata per la gioia dei genitori Giorgia e Patrik

FELTRE. Non ha atteso l’alba del primo giorno dell’anno ed è nata nel cuore della notte, la piccola Vittoria, che ha fatto la felicità di mamma Giorgia Saccol e di babbo Patrik Colmerrere. La nascita di Vittoria ha inaugurato il 2019 al Santa Maria del Prato dove ieri, poco prima di mezzogiorno, sono venute alla luce anche le due gemelline Greta e Camilla, figlie dei feltrini Ilaria Luciano e Luca Zallot. La prima bambina nata nel 2019, Vittoria, e l’ultimo nato dell’anno, Lorenzo Zambelli Gat, provengono entrambi dall’alto trevigiano, la prima da Valdobbiadene, il secondo da Pederobba ed è figlio di Cinzia De Paoli e Loris Zambelli Gat, a dimostrazione della “tenuta” in termini di attrazione di ostetricia di Feltre rispetto alle province contermini.

A salutare e congratularsi con i neogenitori, e ringraziare il personale ospedaliero, è stato ancora una volta il sindaco Paolo Perenzin, che con il tricolore e con il sorriso ha portato la sua affettuosa presenza in ostetricia. I nuovi nati al Santa Maria del Prato, nel corso del 2018, sono rimasti sotto gli ottocento. Ma il trend si conferma. E quel che è più importante è che l’attrazione su Feltre, nonostante il decremento fisiologico delle nascite, non sembra aver subito contraccolpi, nemmeno dalle zone limitrofe dove gli ospedali si sono rifatti il look.

Il nome di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Feltre, reparto diretto dal primario Laura Favretti, è legato oltre alla professionalità dell’équipe, anche ad alcuni progetti importanti, come “ospedale amico del bambino” per sostenere l’allattamento esclusivo al seno, che si è aggiudicato l’accreditamento di cui si controllano andamento ed evoluzione di anno in anno, ai sopralluoghi dell’Unicef. L’ultimo risale a novembre 2018. L’ospedale di Feltre è stato il primo a completare il percorso all’interno del progetto promosso dalla Regione e sostenuto da Oms e Unicef per lo sviluppo della rete per l’allattamento materno.

La gestione della gravidanza a basso rischio è affidata in autonomia al team delle ostetriche, secondo le indicazioni del progetto regionale Bro. Nei primi undici mesi dell’anno sono state seguite, in regime ospedaliero, da parte delle ostetriche, ben 350 pazienti, ossia il settanta per cento delle partorienti, per un totale di circa 1.100 controlli ostetrici. —

L.M.

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