Ecco il disegno della città con lavori per 18 milioni

Bando sulla riqualificazione urbana, lunedì va inviato a Roma il Progetto Belluno Frison: «Stiamo tirando le fila, sono giorni frenetici ma ormai siamo pronti»
Di Alessia Forzin

BELLUNO. Una corsa contro il tempo. Scadono lunedì i termini per spedire a Roma, alla presidenza del Consiglio dei Ministri, il “Progetto Belluno” e partecipare al bando per la riqualificazione urbana. In ballo ci sono 18 milioni di euro, per cambiare il volto della città. «Sono giorni frenetici, di grande lavoro», spiega l’assessore Franco Frison. «Stiamo tirando le fila sui progetti, le convenzioni con i privati che hanno presentato le manifestazioni d’interesse, i quadri economici. Tutti gli attori vanno messi insieme, entro il fine settimana».

La giunta approverà il “Progetto Belluno” nella prossima seduta, probabilmente venerdì. Poi tutto sarà inviato a Roma. A quel punto non resterà che attendere: in sessanta giorni la commissione indicherà quali Comuni si sono aggiudicati il finanziamento per riqualificare gli spazi urbani. Il progetto costruito dal capoluogo è ampio e comprende interventi destinati, qualora arrivassero le risorse per eseguirli, a rivoluzionare la città.

Si parla di completare l’area sopra il parcheggio Caffi, di ristrutturare le Gabelli e la chiesa sconsacrata dei Gesuiti alla ex caserma Tasso, di riqualificare la caserma Piave (illuminazione, sistemazione degli spazi esterni) e la Crepadona, eliminando il Cubo di Botta e creando la Mediateca delle Dolomiti. Ci sono poi i lavori al Parco del Piave, la ristrutturazione dei palazzi da adibire a alloggi popolari, la sistemazione della caserma Fantuzzi e la riqualificazione del piazzale della stazione, solo per citare alcuni dei progetti che sono finiti nel disegno elaborato dagli uffici del Comune. «Una volta concluso il lavoro e nell’attesa di conoscere l’esito della partecipazione al bando, faremo alcuni incontri con la cittadinanza per raccontare tutto il percorso fatto», conclude Frison. «È stato lungo, intenso, faticoso, ma era doveroso farlo perché l’occasione che abbiamo è forse irripetibile».

La giunta si è riunita più volte per affrontare il tema della rigenerazione urbana e di questo bando in particolare. Lunedì, nell’ultimo incontro sull’argomento, si è deciso come trattare i cosiddetti progetti immateriali, quelli che riguardano servizi, animazioni culturali e sociali. «Alcuni, come quello che prevede di attivare un master universitario per la formazione di docenti specializzati nella didattica sperimentale alle Gabelli, sono stati inseriti nel progetto», spiega l’assessore Valentina Tomasi. «Lo stesso dicasi per le proposte di Società nuova, che prevede di realizzare una ludoteca, un progetto per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e una fattoria sociale dove sostenere e promuovere l’integrazione lavorativa di persone disabili. Altri progetti invece andranno rivisti una volta che sapremo se saremo destinatari del finanziamento».

È il caso delle proposte fatte da Isoipse, Tib, Slow machine e Casa dei beni comuni: il loro ammontare supera la dotazione disponibile, nel bando, per i progetti immateriali. Saranno trattati in futuro da un organismo consultivo gestito dal Comune. A queste azioni, comunque, si è deciso fin d’ora di riservare 62 mila euro.

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