Economia, sinergia Belluno-Sondrio

Un progetto comune delle Camere di Commercio per due aree gemelle
Foto di gruppo dopo l’incontro a Sondrio
Foto di gruppo dopo l’incontro a Sondrio
BELLUNO.
Un accordo nel nome dell'eccellenza con tre direttrici lungo le quali muoversi: formazione, innovazione e internazionalizzazione. E' questa la sinergia tra le Camere di Commercio di Belluno e Sondrio. I due enti si sono incontrati in Valtellina, discutendo sulle possibili linee di sviluppo comuni per due territori che condividono molte cose dal punto di vista demografico, paesaggistico ed economico.

Le similitudini.
Sondrio e Belluno sono due territori quasi gemelli.

Sondrio è una provincia che si estende per 3.212 chilometri quadrati, ha 78 comuni, 182mila abitanti e il 4% di questi sono stranieri; il territorio bellunese si estende per 3.678 chilometri quadrati, ha 69 Comuni ed è popolato da 213mila abitanti, di cui il 5,9% è straniero. In entrambe le province domina il terziario (58% a Belluno, 63% a Sondrio) e il numero di aziende si attesta attorno alle 16mila unità; il 60% di queste imprese è a carattere individuale. Entrambi i territori sono ai primi posti della classifica del Sole 24 ore per la qualità della vita e presentano un tasso di disoccupazione del 4,4%.

Le differenze.
Gli aspetti che differenziano la due province sono quelli legati all'import e all'export. Mentre la provincia valtellinese concentra le sue importazioni e le esportazioni soprattutto in Europa e su prodotti come carni lavorate e metalli di base, le imprese bellunesi mostrano un maggior grado di internazionalizzazione, con rapporti consolidati soprattutto con Cina, Russia e Australia per il commercio di prodotti ottici.

Gli obiettivi.
Due territori montani che cercano di sviluppare i rapporti col mondo in vari settori. In modo particolare nel turismo, sia quello legato alle bellezze paesaggistiche, sia in relazione ai prodotti tipici e alle eccellenze gastronomiche. «Attualmente i nostri clienti sono i nuovi ricchi, ovvero cinesi, indiani e russi, che non percepiscono le differenze tra Belluno e Sondrio. Bisogna unire le forze e puntare sul marketing», spiega Paolo Doglioni della Camera di Commercio di Belluno.

«La nostra collaborazione», prosegue il collega valtellinese Emanuele Bertolini, «può essere estesa ad altri campi della nostra economia e ad altre province montane, come ad esempio Cusio-Ossola».

Tre gli obiettivi di questa sinergia, secondo Doglioni: «Grazie al confronto possiamo cercare quei miglioramenti che altri hanno fatto e che a noi sono sfuggiti; possiamo dar vita a un progetto finanziato da Unioncamere con fondi da utilizzare per le zone di montagne, per il turismo e per le problematiche transfrontaliere; ma possiamo anche puntare all'esportazione di prodotti, prendendo come esempio il "Club degli esportatori" di Sondrio. Senza dimenticare che abbiamo la possibilità di portare avanti la collaborazione tra gli amici valtellinesi e Longarone Fiere e di sfruttare la tappa del Giro d'Italia Feltre-Sondrio per pubblicizzare i nostri prodotti e».

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