Ecosistema urbano, Belluno è sul podio
BELLUNO. Belluno scende di un gradino rispetto allo scorso anno, ma conquista comunque la medaglia di bronzo. È stato pubblicato ieri il 22° rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale delle città italiane capoluogo di provincia. “Ecosistema Urbano”, l’indagine (riferita all’anno 2014) portata avanti con la collaborazione di Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, assegna anno dopo anno una pagella “verde” ai Comuni del Belpaese. E Belluno, l’anno scorso al secondo posto della classifica, questa volta è stata superata da Trento (nel 2014 in quarta posizione), passata da 69,44 punti su 100 a 76,39. Verbania, da parte sua, conquista ancora una volta la vetta, dopo aver spodestato Belluno lo scorso anno: nel 2013, infatti, il nostro capoluogo aveva conquistato lo scettro tricolore. Un primo posto guadagnato anche nel 2011, e anche in quel caso “strappato” nel 2012 da Verbania.
Nella graduatoria finale 2015 Belluno registra un punteggio di 73,89, in leggerissimo calo rispetto al 74,49 dello scorso anno (Verbania, pur rimanendo prima è passata da 85,61 a 82,75). Al quarto posto, dopo Belluno, c’è Bolzano (73,21, in crescita rispetto al 2014), seguito da Macerata (71,32) e Oristano (70,20). Pordenone, lo scorso anno al quinto posto, questa volta è scesa al decimo.
Belluno la più virtuosa del Veneto. Oltre a essere terza a livello nazionale, Belluno è anche la città più virtuosa del Veneto. La “maglia nera” regionale è andata a Rovigo (l’anno scorso era stata indossata da Verona), che chiude 70ª in classifica generale, con un punteggio di 48,02%. Al secondo posto dopo Belluno c’è Venezia. La valutazione di “Ecosistema Urbano” è avvenuta sulla base di 18 parametri (come nel 2014, al posto dei 26 degli anni precedenti), che coprono cinque componenti ambientali presenti in una città: aria, acque, rifiuti, mobilità, energie. Come lo scorso anno, solo per quanto riguarda i due indicatori relativi al trasporto pubblico resta la divisione delle città in gruppi omogenei per dimensione demografica: Belluno è tra quelle piccole, fino a 80 mila abitanti.
Inquinamento atmosferico. La conferma di Belluno ai vertici nazionali è dovuta ai buoni risultati negli indici legati a inquinamento atmosferico, rifiuti e parte della mobilità. Nella graduatoria sui PM10, che riporta la media dei valori medi annui registrati dalle centraline urbane, Belluno è al terzo posto con 16 microgrammi al metro cubo, meglio dello scorso anno, quando il valore era di 18 (due anni fa di 20,7). Tredicesima posizione, come nel 2014, per emissioni di biossido di azoto, decisamente in calo: 19 microgrammi, rispetto ai 23 della classifica dell’anno scorso.
Produzione di rifiuti. Belluno è tra le fantastiche quattro delle città italiane che sono sotto la soglia dei 400 kg per abitante all’anno di rifiuti urbani. Tant’è che si è aggiudicata la seconda posizione, come lo scorso anno, con 396,2 kg (un po’ di più rispetto alla classifica 2014, quando erano 383,8). In testa alla classifica, con 366 kg, c’è Nuoro. Al terzo, appena dopo Belluno, c’è Benevento (396,6). Belluno è anche tra i capoluoghi di provincia in cui si recupera di più: già lo scorso anno era quinta con una percentuale di raccolta differenziata del 70,6%. Percentuale salita al 78,8, che vale un terzo posto, anticipata solo da Pordenone (85,4%) e da Trento (79,3%). Resta ancora prerogativa di poche città il raggiungimento degli obiettivi di legge. Il 65% entro il 2012, come da obiettivi europei, è stato toccato solo da 12 città: oltre a Belluno, Pordenone e Trento, ci sono Mantova, Novara, Verbania, Vercelli, Bolzano, Udine, Salerno, Benevento, Parma.
Martina Reolon
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