Edificio vicino al cimitero il consiglio si divide

Limana, chiesto l’ampliamento di una casa sotto la soglia di rispetto di 200 metri Evocata la questione del depuratore. «Ma questa volta c’è il via libera dell’Usl»

LIMANA . La riduzione della zona di rispetto cimiteriale per permettere l’intervento di un privato divide il consiglio di Limana. L’argomento è stato discusso nell’ultima seduta ed ha suscitato perplessità nella minoranza.

«Il cimitero del capoluogo ha una fascia di rispetto, in cui vige l’inedificabilità assoluta», ha spiegato Michela Rossato, assessore all’urbanistica. «Questa fascia era stata ridotta nel lontano 1973-74, passando da 200 a 100 metri. Tant’è vero che, attorno al cimitero, esistono case regolarmente costruite. Nel 2002 è poi subentrata una variazione normativa, che ha modificato il regio decreto del 1934 e riportato la fascia di rispetto a 200 metri. A questa legge hanno fatto seguito dei provvedimenti della Regione».

La questione è finita in consiglio comunale in quanto un privato, lo scorso anno, ha chiesto al Comune di poter ampliare la residenza – con la costruzione, accanto all’edificio esistente, di un nuovo fabbricato in corpo separato – tramite il Piano casa, appena sotto il limite dei 200 metri dal cimitero (a circa 190-195 metri).

«Ci siamo trovati di fronte a un’impasse», ha aggiunto la Rossato, «in quanto le procedure per il permesso di costruire erano state fatte con una normativa e ora ci troviamo di fronte a un quadro cambiato. Inoltre, non è ancora uscita la circolare della Regione che avrebbe dovuto fare chiarezza. Il consiglio comunale può comunque derogare alla fascia di rispetto per gli interventi che hanno carattere di pubblica utilità».

Una pubblica utilità, nello specifico caso, sta nel fatto che il privato, per arrivare alla propria abitazione, deve percorrere l’incrocio che da via Roma va verso il cimitero. «Per i lavori di completamento il privato darà un contributo di 6.800 euro», ha detto ancora la Rossato, precisando che è stato chiesto il parere dell’Usl, la quale si è espressa in modo favorevole. «La riduzione del vincolo cimiteriale non è tout court, ma specifica per questo singolo intervento».

«Sono favorevole al Piano casa, ma qui ci troviamo in un’area di inedificabilità assoluta», ha sottolineato però Renata Dal Farra, anticipando il proprio voto negativo. «C’è già stata l’esperienza non piacevole del depuratore. In più la normativa non è chiara e l’interpretazione di oggi potrebbe essere stravolta dai giudici. Trovo poi non molto convincente la spiegazione della pubblica utilità. Non me la sento di prendere questa responsabilità». Luciano Reolon, Giovanni Puppato e Roberto Piol si sono invece astenuti: «Il vincolo cimiteriale è del tutto simile a quello del depuratore, che ha causato le problematiche che tutti conosciamo», ha detto Reolon. «Ci troviamo in difficoltà», ha fatto eco Puppato. «Siamo contentissimi se una famiglia può ampliare casa a favore dei figli, ma la legge è poco chiara e temiamo problemi in futuro». Il sindaco, Milena De Zanet, ha evidenziato la differenza rispetto alla questione depuratore: «L’Usl, per questo caso specifico del vincolo cimiteriale, ha dato il parere chiaro ed espresso, che è favorevole. Ed è corretto e giusto che l’amministrazione abbia il coraggio di fare delle scelte per il bene dei cittadini».

Martina Reolon

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