Edili di Confindustria all’attacco «Pulizia neve affidata a Chioggia»

L’Ance attacca i meccanismi di gestione degli appalti per la gestione delle strade di montagna Nel mirino finiscono i disagi registrati ad Auronzo e a Misurina durante le ultime precipitazioni nevose

AURONZO. Strade non pulite, o pulite con pesante ritardo. Del resto se chi si deve occupare dello sgombero neve ha sede a Chioggia, a 190 km di distanza dal territorio, per l'Ance c'è qualcosa che non funziona. Durante l'ultima nevicata ci sono stati alcuni disagi ad Auronzo e a Misurina, che per la sezione Edili di Confindustria Belluno Dolomiti sono da imputare ai risparmi sugli appalti per il servizio di sgombero neve. «Con tutte le tasse che paghiamo, imprese e cittadini hanno il diritto di avere servizi adeguati. Il che significa anche strade pulite quando nevica», sbottano all'Ance Belluno. «Non è più tollerabile una simile gestione negli appalti. Vogliamo capire di chi sono le responsabilità, politiche e tecniche. E soprattutto pretendiamo che le cose cambino».

La presa di posizione arriva dopo i problemi emersi in seguito alla recente nevicata su alcune strade della provincia, dove la pulizia è risultata inadeguata, con inevitabili problemi alla circolazione. «Molte imprese che in passato e per anni si sono occupate dello sgombero neve per Veneto Strade in Cadore», continua la nota dell'Ance, «aspettavano che nevicasse per vedere come sarebbe finita. Del resto, non serviva molta immaginazione, dato che l’impresa che si è aggiudicata il servizio a Misurina ha sede a Chioggia, a circa 190 chilometri di distanza. Forse l’impresa aggiudicataria ha dislocato mezzi nella varie tratte, da novembre a marzo, in attesa che nevicasse. O forse ha cercato sul posto operatori a cui subappaltare. In un caso come nell’altro, c’è qualcosa che non va, se chi dispone di mezzi sul posto e ha svolto per anni questo lavoro è escluso a causa del ribasso offerto in sede di gara. Come può un’impresa da fuori provincia, per quanto efficiente, far tornare i conti? Cosa potrà mai offrire a un subappaltatore, considerando il ribasso già sostenuto in sede di gara, per assicurare un servizio all’altezza? Forse gli uffici di Veneto Strade hanno brillato per efficacia ottenendo un costo bassissimo, ma se poi il servizio non c’è o non funziona dove sta il senso di tutto? È giusto risparmiare qualche euro, se ciò comporta disagi ai cittadini e danni al sistema economico locale? Dov’è la politica in tutto questo?».

Per la sezione Edili di Confindustria, «alcuni ribassi di gara dovrebbero essere scartati a priori. Chi è preposto a valutare sostenibilità e giustificazioni, dovrebbe forse assumersi la responsabilità di dire “No, così non può funzionare”, per tutelare i cittadini. La colpa non è dell’impresa che ha offerto un ribasso insostenibile o del subappaltatore, anche se magari non è intervenuto con la rapidità concordata. È il meccanismo che non va bene: spendere poco equivale a spendere male, a scapito di tutti».

«Forse – conclude Ance Belluno - sui prossimi bandi per le sgombero neve, Veneto Strade dovrebbe mettere in cima a tutto un avviso in neretto: attenzione, in montagna – a volte – nevica».

Alessia Forzin

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