Edilizia, calano gli infortuni sul lavoro
SEDICO. Calano gli infortuni sul lavoro in provincia di Belluno, anche se nell’edilizia restano comunque numericamente più alti rispetto agli altri comparti. E per scongiurare altre vittime, l’Inail e il Comitato Paritetico territoriale di Belluno hanno siglato ieri mattina a Sedico il secondo protocollo per la formazione di lavoratori e imprenditori nei cantieri edili.
I dati. Nel 2012 gli infortuni sul lavoro in provincia di Belluno sono stati 2.449, 300 nel comparto delle costruzioni. Per quanto riguarda, invece, gli incidenti mortali, in provincia sono stati cinque (uno nell’edilizia). Rispetto al 2011, la riduzione percentuale degli infortuni è stata pari all’11,75%. Le cause principali di morte nei cantieri edili restano le cadute dall’alto. «Dobbiamo ricordare che sono due gli indici fondamentali che inquadrano gli infortuni: il numero di infortuni indennizzati ogni mille lavoratori, che nell’edilizia è pari a 38 contro il 25 negli altri settori; l’indice di gravità, cioè il numero di giorni indennizzati, che nelle costruzioni è pari a 7 contro il 3 degli altri», precisa il diretto dell’Inail di Belluno, Antonio Salvati, prima di firmare il protocollo.
L’importanza della formazione. Il protocollo tra il Cpt e l’istituto nazionale infortuni sul lavoro ha un valore di 34.600 euro, parimenti cofinanziato da due soggetti.
Il progetto, come illustrato da Martina Rigo, una dei tecnici del Comitato paritetico territoriale, si sviluppa in cinque interventi: aggiornamento delle competenze del personale tecnico, in base alle nuove normative in materia di prevenzione sul lavoro, a cui seguono consulenze dirette dei tecnici nei cantieri. Sono previste 270 visite complessive nell’arco dell’anno di valenza del progetto. Oltre a questo, si svolgeranno anche delle conferenze di cantiere per formare e informare il personale addetto e il titolare; conferenze di zona, che raggrupperanno varie imprese; infine, la raccolta del materiale prodotto, che sarà rielaborato per capire gli esiti del piano.
«Resta l’edilizia il settore più esposto a infortuni sul lavoro, a causa del fatto che le mansioni cambiano ogni giorno e si lavora sotto le intemperie», ha spiegato il vicepresidente del Cpt, Francesco Orru. A lui fa eco il presidente Giuseppe Fagherazzi, che si concentra sulla necessità e importanza di questi protocolli «per contenere ancora più di quanto fatto finora gli infortuni sul lavoro e sui cantieri edili».
«Perché lo scopo è far sì che un lavoratore vada al lavoro senza paura di farsi male. E questa è una conquista fondamentale», ha concluso Orru.
Il direttore dell’Inail, al termine, ha ricordato come l’attività del suo istituto preveda anche accertamenti congiunti con altri soggetti, miranti a sanzionare le irregolarità «anche se ad oggi i lavoratori in nero sono molto pochi».
Paola Dall’Anese
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