Edilizia in ripresa nel dopo Vaia: «Attivati lavori per 140 milioni»

Ora il settore attende la svolta con Mondiali e Olimpiadi. Olivotto: «Ci aspettavamo di più su questo versante»

BELLUNO

«Il 2019 rappresenta l’anno della svolta per il settore delle costruzioni provinciali». Parole di Antonio Olivotto, presidente della sezione Costruttori edili di Confindustria Belluno Dolomiti. «I buoni dati», prosegue, «derivano dai molti lavori conseguenti ai tragici eventi della tempesta Vaia. La gestione commissariale, che è seguita agli eventi di fine ottobre 2018, ha stimolato, con oltre 140 milioni di euro di lavori, il mercato locale, e in particolare l’attività delle imprese bellunesi». Parziale delusione, invece, dagli effetti dei Mondiali di sci 2021: «Su questo versante ci aspettavamo una spinta maggiore».

Olivotto sottolinea come questo andamento sia ben evidenziato anche dai dati della Cassa Edile provinciale, «che registrano un aumento della “massa salari” del 13%, passando dai 27,4 del 2018 ai circa 31 milioni di euro di quest’anno. Il dato effettivo, comunque, è probabilmente superiore in quanto molti lavori, appaltati a imprese con sede fuori provincia, in virtù di alcuni meccanismi amministrativi sfuggono al monitoraggio della locale Cassa Edile».

L’andamento positivo di imprese e lavoratori, rispettivamente a quota 430 e 3.250 (con un aumento medio del 12, 5%), è caratterizzato, secondo Confindustria, anche da un aumento della produttività (+12%) e da un calo degli infortuni (-8% circa).

«In prospettiva», sostiene il presidente di Ance Belluno, «il mercato dovrebbe poter contare per l’anno prossimo anche sui lavori dei Mondiali di Sci, di cui si attende in particolare l’impatto delle quattro varianti stimate per oltre 100 milioni di euro di lavori, oltre alla effettiva cantierizzazione dei lavori di adeguamento viario. Per questo speriamo che la ripresa possa proseguire anche nei prossimi anni, in virtù dei lavori di completamento a seguito di Vaia e per i lavori che saranno realizzati per i Mondiali del 2021 e le Olimpiadi del 2026».

Resta inoltre positivo l’impatto dei Fondi dei Comuni Confinanti, che rappresentano un canale essenziale per molte piccole amministrazioni che possono coinvolgere direttamente le imprese locali. «Sono 16 i progetti fino a 500 mila euro che rientrano nell’avviso 2018, oltre ai progetti di area vasta; restano tuttavia irrisolte molte criticità nei pagamenti, frutto di un iter burocratico complesso, che lascia spesso “scoperte” le amministrazioni titolari dei progetti e in difficoltà le imprese per i ritardi sugli incassi».

Ma ci sono altri segnali positivi? «Sono rappresentati dalla vivacità del mercato del lavoro, inteso come ricerca di personale da parte delle imprese. Contiamo che i giovani tornino a guardare con interesse al settore, approfittando anche della professionalità della Scuola Edile a Sedico, che quest’anno vede iscritti più di 100 allievi. In particolare mancano autisti e maestranze edili specializzate che sappiano gestire i cantieri sotto i diversi aspetti tecnici e burocratici».

Ulteriore elemento a supporto della ripresa dell’investimento “pubblico” è l’eliminazione di qualsiasi vincolo sui saldi di finanza pubblica. «A partire da quest’anno si permette agli enti locali l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione e del Fondo pluriennale vincolato, oltre ad una serie di provvedimenti di sostegno agli investimenti locali che per il solo bellunese corrispondo a 2,9 mlioni di euro dal Piano investimenti piccoli Comuni; 1,2 milioni di euro dal Piano di sicurezza per la manutenzione di strade e scuole delle Province; 360 mila euro dal Rimborso ai comuni del minor gettito della Tasi. «A ciò si aggiungono», chiude Olivotto, «i contributi ai singoli comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile per circa 50mila€ a comune». —
 

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