Cassa integrazione alla Edim di Setteville, siglato accordo col ministero

Sei fondi di investimento hanno fatto visita in queste settimane alla fabbrica: si guarda ad una possibile cessione

Paola Dall’anese
Una manifestazione sindacale davanti allo stabilimento dell’Edim Bosch a Setteville
Una manifestazione sindacale davanti allo stabilimento dell’Edim Bosch a Setteville

Presentato al ministero del Lavoro e delle politiche sociali ieri mattina l’accordo tra sindacati di categoria ed Edim Bosch per l’avvio della cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione e riorganizzazione che scatterà il 3 febbraio di quest’anno per concludersi il 2 febbraio 2026.

Intanto già qualche fondo di investimento – si parla di almeno sei – si è fatto avanti per visitare lo stabilimento di Setteville, anche in vista di una possibile cessione della fabbrica da parte di Bosch.

L’accordo

La decisione di ricorrere alla cassa straordinaria, come chiarisce Mauro Zuglian della Fim Cisl, «è stata presa a seguito di una serie di difficoltà che l’azienda sta affrontando, principalmente legate alla crisi del settore dell’automotive che rappresenta il principale mercato di sbocco per la produzione di Edim».

Tra lo stabilimento di Setteville e quello di Villasanta in provincia di Milano saranno interessati dalla cassa 304 dipendenti di cui 78 nel Bellunese.

La Cigs sarà attuata secondo criteri di rotazione tra lavoratori che svolgono le medesime mansioni. «Saranno previsti interventi formativi on the job per chi sarà interessato dalla cassa», precisa Zuglian.

«Al Ministero è stato portato l’intero nostro accordo che prevede anche», precisa Stefano Bona della Fiom Cgil, «la maturazione dei ratei per la tredicesima mensilità e le ferie, ma anche l’anticipo della cassa».

Adesso l’accordo sarà inviato agli uffici ministeriali competenti per la ratifica e quindi il conseguente avvio dell’ammortizzatore sociale.

Esuberi

I sindacati evidenziano che in questo accordo dovranno rientrare anche gli esuberi annunciati dall’azienda e che ieri ha ribadito all’incontro ministeriale.

Si tratta di circa 120 esuberi di cui una quarantina interesseranno la fabbrica bellunese.

I lavoratori, secondo quanto precisato dalla Edim alle parti sociali, saranno incentivati dalla stessa società all’uscita volontaria. Per la precisazione dell’ammontare degli incentivi saranno previsti ulteriori incontri tra le parti non appena ci sarà l’avvio della cassa.

Cassa che sarà comunque monitorata mensilmente dalle organizzazioni sindacali anche per verificare che la rotazione tra i lavoratori venga rispettata in base ai volumi produttivi.

La Edim spa è una ditta specializzata nella pressofusione e nelle lavorazioni meccaniche e quindi in base agli ordini ci potrebbe essere una maggiore rotazione in un settore piuttosto che in un altro.

Gli interessi

Nel frattempo, come anticipano i sindacati, già sei fondi di investimento hanno fatto visita alla fabbrica di Setteville e qualcuno di questi sembra intenzionato a tornare con consulenti per verificare alcuni aspetti.

Se ci sarà interesse per l’azienda non è escluso che possa quindi prendere le mosse da qui la new diligence per conoscere nel dettaglio spese, conti, bilanci in vista di una acquisizione. Le organizzazioni sindacali in questo caso evidenziano come per rendere più appetibile la fabbrica, Edim sarà intenzionata a snellire i costi partendo dal personale.

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