EDITORIALE / Il Corriere delle Alpi in edicola con una nuova grafica
Il “Corriere delle Alpi” cambia grafica e si presenta ai suoi lettori in una forma più gradevole, più agile, più leggibile. E’ un altro passo verso quella maturità che il giornale sta compiendo dopo 18 anni di costante affermazione nelle edicole e, soprattutto, nel cuore dei bellunesi. Il “Corriere” non nasce soltanto come un progetto editoriale. Voleva essere, e il tempo ha dimostrato che lo è diventato davvero, un luogo nel quale la centrifuga società bellunese potesse esprimersi, potesse essere comunità. Il “Corriere delle Alpi” è l’agorà della nostra diversità. Ed è una diversità che finalmente trascolora nell’orgoglio dopo essere stata per decenni una sofferenza, quasi una mutilazione. Non dev’esserlo mai più. V’è una identità montanara che non accomuna i bellunesi -se non per sommi capi- ai loro vicini alpini. Essa convive e a volte fa a pugni con una identità veneta. Veneta sì, eppure tanto differente da quella degli altri residenti della nostra regione. Neppure le comunità ladine, i sappadini e la piccolissima comunità cimbra possono essere facilmente assimilabili ad altri ceppi con i quali, pure, hanno radici comuni. Dunque siamo, prima di tutto, bellunesi. In questi giorni il dibattito sull’autonomia della provincia è riesploso con grande partecipazione da queste colonne. Crediamo che il confronto sul tema rappresenti uno degli impegni fondamentali che il “Corriere delle Alpi” deve continuare a praticare. Noi non abbiamo formule da vendere nè fazioni da sposare. Vogliamo ospitarle e rappresentarle tutte nella consapevolezza che soltanto in questa maniera avremo dato concretezza alle vostre aspettative e al nostro dovere. Su carta e on line (www.corrierealpi.it) vi ascolteremo. Sempre.
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