«Elettività e personale sono le priorità»

Sindaci e consiglieri comunali alle urne per rinnovare il consiglio provinciale: sul piatto la questione dell’autonomia
Votazioni per la provincia di Belluno, rinnovo del consiglio
Votazioni per la provincia di Belluno, rinnovo del consiglio
BELLUNO. Elettività, prima di tutto. Ma anche soluzioni concrete contro lo spopolamento, capacità di dialogo al di là degli schieramenti politici, ambizione e coraggio per gestire direttamente i finanziamenti europei. È una matassa intricata, quella che il neoeletto consiglio provinciale dovrà sbrogliare. Ieri sindaci e consiglieri comunali si sono dati appuntamento a palazzo Piloni per votare la lista unica, risultato di una sintesi geografica e politica, che affiancherà Roberto Padrin nel governo dell’ente. Una macchina, quella della Provincia, che nel corso degli anni è stata radicalmente trasformata ma che chiede di correre per recuperare il terreno perso con i confinanti.


«Il nostro problema, quello che va messo al di sopra di tutto, è lo spopolamento» spiega
Tatiana Pais Becher
, sindaco di Auronzo di Cadore, «servono soluzioni e incentivi per ripopolare la montagna: scuole, viabilità, servizi sono elementi fondamentali. E poi questa provincia dovrebbe tornare un ente elettivo». Due macro-questioni, quelle toccate dal primo cittadino di Auronzo, non certo di immediata soluzione.


Puntano invece ad un obiettivo più concreto i sindaci di Sedico
Stefano Deon
e di Livinallongo del Col di Lana
Leandro Grones
. Si presentano al seggio nello stesso momento e di certo conoscono bene i corridoio di palazzo Piloni. Entrambi hanno fatto parte del consiglio provinciale “post Delrio”, quello dei sindaci-tuttofare. «Siamo stati qui in un periodo particolare, quando è iniziato questo nuovo percorso» spiegano, «e ora ci auguriamo che venga portato a termine. Ne abbiamo tutte le potenzialità».


Il voto per rinnovare il consiglio provinciale è iniziato ieri mattina intorno alle 8. Come già accaduto in passato, a presentarsi per primi al seggio sono stati i sindaci provenienti da più lontano. Poi è iniziato il lungo via vai di amministratori che, scheda alla mano, ha espresso la sua preferenza per uno dei candidati presenti nella lista unica. Un’occasione, quella del voto, utile anche per scambiare due battute, confrontarsi sullo stato di salute della Provincia. «Il percorso è in salita ma ho fiducia in questa amministrazione» spiega
Fiorenza Da Canal
, sindaco di Trichiana, «vedo al lavoro un presidente motivato». Un giudizio di merito su Roberto Padrin condiviso, a microfoni spenti, anche da altri primi cittadini. Per la Da Canal il punto fondamentale è «il dialogo con tutti. Le appartenenze politiche non servono a nulla, a noi servono risorse». Non solo economiche. Oltre ai tagli in bilancio, la legge Delrio ha imposto alle Province una “dieta” in termini di personale che mette a dura prova la capacità di un ente, come quello bellunese, che aspira a forme di autonomia. «È vero, se ne sono andati funzionari di peso» commenta la Da Canal, «ma chi è rimasto non è da poco. E possiamo ripartire da lì».


«La nostra priorità è risolvere il nodo della Delrio» spiega
Ivan Minella
, consigliere comunale a Santa Giustina e fino a poco fa eletto in Provincia come rappresentante del Bard. Ha scelto di continuare questo percorso puntando sulla strada del dialogo: è entrato nel “listone” dei sindaci e se, non ci saranno intoppi, continuerà a fare parte del consiglio provinciale. «La questione dell’elettività e del personale sono preventive rispetto alle trattative con la Regione» continua, «solo a quel punto si potrà cambiare marcia, magari riorganizzando gli uffici». L’obiettivo di Minella è una Provincia capace di interagire direttamente con Euregio, in grado di gestire le progettualità europee senza l’intermediazione della Regione.


Un futuro tutto da costruire, quello immaginato dagli amministratori bellunesi che ieri si sono avvicinati alle urne. «C’è molto da dare» spiega
Domiziano Zonin
, consigliere comunale a Chies d’Alpago, «ma abbiamo anche molto da offrire».


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