Elettricità, da gennaio l’avvio al libero mercato
BELLUNO. Rivoluzione in vista, con il 2017, per i 120 mila bellunesi (più della metà della popolazione provinciale) in possesso di un contratto elettrico in regime di maggior tutela, ovvero con Enel Servizio elettrico. L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (Aeegsi) ha deciso che dal prossimo anno prenderà il via un regime transitorio, che renderà meno traumatico per i consumatori il passaggio obbligatorio al mercato libero, previsto nel 2018. «Nel 2017 inizierà il passaggio al mercato libero», precisa il referente provinciale di Federconsumatori, Guido Mattera. «Chi vorrà, potrà rimanere ancora con la società di maggior tutela, anche se questa manovra, conti alla mano, potrebbe costargli dai 30 ai 50 euro in più all’anno. Il perché è presto spiegato: il contratto che oggi si basa su quattro fasce di consumi, con il contratto “riformato” passerà a due fasce e questo porterà ad un aumento della spesa, mentre chi deciderà di passare al libero mercato potrà avere, grazie al contratto denominato “Tutela simile”, uno sconto nella prima bolletta di 30-50 euro. L’obiettivo è quello di far passare al libero mercato già dal prossimo anno gli utenti con contratti tutelati, passaggio che sarà obbligato dal 2018, quando non esisterà più il servizio elettrico di maggior tutela».
L’adesione alla “Tutela simile” sarà volontaria e l’offerta potrà essere proposta dai venditori del mercato libero che hanno sottoscritto una convenzione con l’Authority. Il contratto sarà annuale e potrà essere sottoscritto da tutti i consumatori, sia quelli con contratto di maggior tutela sia quelli già nel libero mercato. Per questo passaggio la norma ha previsto il supporto dei cosiddetti “facilitatori”, vale a dire le associazioni dei consumatori e di categoria. «Se un utente volesse cambiare gestore, dovrà rivolgersi alle associazioni che, tramite una password, registreranno on line il cambio di gestore», spiega Mattera. «Sarà poi la nuova società a contattare il consumatore per la procedura del cambio».
«L’addio al mercato tutelato dell’energia elettrica», sottolinea il referente di Federconsumatori, «non è propriamente una buona notizia: ad oggi, infatti, le tariffe di questo servizio sono le più basse, perché calmierate, rispetto a quelle del libero mercato».
Ma ad oggi regna la confusione. «Anche noi, che siano definiti facilitatori, non sappiamo ancora di preciso cosa realmente andremo a fare e se e quando dovremmo fare della formazione per rispondere ai quesiti degli utenti. E il 2017 è alle porte».
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