Elezioni comunali Massaro a confronto con la maggioranza
BELLUNO. Una settimana di confronti per il sindaco Massaro. Da un lato c’è il Partito democratico che attende per chiudere il primo giro di consultazioni con le forze di centro sinistra (l’incontro si terrà nei prossimi giorni); dall’altro c’è il gruppo Insieme per Belluno, che a Palazzo Rosso siede in maggioranza, che vuole qualche chiarimento. La richiesta, il gruppo, l’ha affidata ad un comunicato duro e che suona un po’ come una provocazione: «Riteniamo opportuno chiarire con il nostro sindaco se pensi o meno che il suo secondo mandato poggi innanzitutto sulla attuale maggioranza», scrivono i consiglieri. «Vista la pubblicità dei messaggi finora affidati alla stampa, ci attendiamo una altrettanto pubblica e chiara risposta».
Il sindaco proprio ieri ha inviato un messaggio ai consiglieri di Insieme per Belluno per incontrarli. A metà settimana ci sarà il confronto. «Vediamo il sindaco posare insieme al Pd durante le conferenze stampa, sentiamo dire di contatti e trattative e noi non siamo mai stati coinvolti. Per quello desideriamo sapere come stanno le cose», spiega Emiliano Casagrande.
Insieme per Belluno, del resto, è sempre stato un gruppo critico nei confronti dell’amministrazione. Ha chiesto spesso maggiore impegno sul fronte delle manutenzioni (anche mettendo sotto torchio l’ex assessore Luca Salti), e da un anno sono frequenti le interrogazioni sui temi più svariati. Era firmata da Insieme per Belluno, per esempio, la richiesta di conoscere come era andata avanti l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori di Sportivamente Belluno.
«È vero», conferma Casagrande, «in alcuni momenti abbiamo sollecitato la giunta a darsi da fare (l’espressione usata era «cambiare passo», ndr). Non sempre ci è stata data una pronta risposta, ma ciò non significa che abbiamo tolto la fiducia al sindaco».
E in futuro? Lo appoggerà ancora? «Dipende da molte cose», ammette Casagrande. La sensazione di disagio è evidente, all’interno del gruppo. Che si interroga anche sulla possibilità di entrare in una grande coalizione di centro sinistra, qualora si riesca a costruire. «Ricompattare il centro sinistra penso sia corretto, ma stiamo attenti a non metterci troppi colori», conclude.
«L’accordo con il Pd? E qual è il Pd? Quello dell’Unione comunale? Quello di Cavarzano? Quello provinciale? Prima di tutto penso che bisognerebbe capire questo», aggiunge Fabio Bristot. Che chiede «trasparenza nel percorso».
E guai a parlare di veti sulle persone. All’interno del Partito democratico ci sarebbe esponenti che sarebbero anche disposti a riaccogliere Massaro, ma solo nel caso in cui rinunciasse ad una parte della maggioranza che oggi lo sostiene. Nomi di spicco, con una certa esperienza politica alle spalle. «Facciamo le liste di proscrizione a sette mesi dal voto? Non mi sembra molto corretto», aggiunge Bristot. «Ricordo che il Pd non vince da anni in città, andrei cauto sul mettere veti. Nel gruppo Insieme per Belluno ci sono persone che hanno un certo peso elettorale».
Quello che serve è un incontro per chiarire cosa stia succedendo adesso, che la campagna elettorale sta scaldando i motori. «E possibilmente non al Manin», conclude Rufus Bristot, che auspica si inizino a mettere sul tavolo anche le idee per il futuro della città. «Noi abbiamo già cominciato, come gruppo, a farlo».
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