Elezioni regionali: Lando e Salvioni i due candidati

BELLUNO. Barbara Lando e Luca Salvioni. Sono questi i due candidati del Movimento 5 Stelle che correranno per il Bellunese alle prossime elezioni regionali, previste per la primavera del 2015. I due...
Presentazione dei candidati 5 stelle bellunesi per le regionali
Presentazione dei candidati 5 stelle bellunesi per le regionali

BELLUNO. Barbara Lando e Luca Salvioni. Sono questi i due candidati del Movimento 5 Stelle che correranno per il Bellunese alle prossime elezioni regionali, previste per la primavera del 2015.

I due nomi sono frutto di diversi passaggi, che hanno visto prima l’autocandidatura, poi le “graticole” sul territorio e infine le “Regionalie”, le primarie organizzate dal Movimento che si sono tenute su una piattaforma on line. La presentazione ufficiale dei candidati si è tenuta ieri a Belluno alla presenza del deputato Federico D’Incà e del consigliere comunale del capoluogo Sergio Marchese.

I fronti su cui i rappresentanti del M5S intendono impegnarsi sono difesa dell’ambiente, attenzione al dissesto idrogeologico del territorio, questione elettrodotto, sostegno alle pmi, progetti per ottenere fondi europei.

La Lando ha 49 anni, due figli già grandi, è residente, con il compagno, a Santa Giustina. Diplomata ragioniera, lavora come portalettere per Poste Italiane di Belluno.

Salvioni, 44 anni, vive a Levego. Sposato con due figli, è perito industriale ed è impiegato alla Feinar. «Entrambi sono impegnati per il Movimento da qualche anno», sottolinea D’Incà. «Ora ho deciso di mettermi in gioco, come donna e per amore del territorio bellunese», precisa la Lando. «Ricordiamo che, per quanto riguarda il tema del dissesto idrogeologico la prevenzione è fondamentale. D’altro canto non si deve dimenticare che la cura del territorio, in termini, per esempio, di piste ciclabili, cultura dell’accoglienza, valorizzazione dei prodotti locali, ha dei risvolti turistici importanti». «Abitando a Levego», mette in risalto Salvioni, «sono stato toccato da vicino già un paio di anni fa dal problema elettrodotto. Ed è stato il M5S a darmi una mano nel formare i comitati. Ma il fronte su cui intendo impegnarmi è anche quello delle piccole e medie imprese. Dobbiamo fare progetti: dal 2007 al 2013 l’Europa aveva messo a disposizione dell’Italia 22 miliardi. Ne sono stati utilizzati solo 7. Serve un deciso cambio di marcia».

Di questo è convinto anche D’Incà che, partendo dalla difficile situazione che sta affrontando il Comelico in questi giorni a causa del maltempo, ha fatto delle riflessioni: «Intorno alla questione Mose è sparito un miliardo di euro. Risorse che potevano essere utilizzate per la cura del territorio, risparmiando alluvioni e salvando anche vite umane. Penso che Zaia sia salito in provincia di Belluno non tanto per verificare la situazione, ma più per motivi legati alla campagna elettorale». «Noi del Movimento», ha aggiunto, «crediamo fermamente che in Europa si possano trovare fondi per il territorio: ci chiediamo perché la Moretti, invece di saltare da una poltrona all’altra, non vada a lavorare all’Europarlamento». Intanto, oggi a Padova, il M5S presenterà i candidati presidente alle regionali. Tra loro, al momento, non ci sono bellunesi.

Martina Reolon

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