Elezioni rinviate, è protesta all’Auser

Agordo, il direttivo del circolo El Broi ha valutato le dimissioni dopo lo stop dei vertici nazionali: «Dovevano dirlo prima»
I volontari dell'Auser El Broi di Agordo
I volontari dell'Auser El Broi di Agordo

AGORDO. «Eravamo pronti alle dimissioni, poi ci siamo fermati per rispetto nei confronti dei soci e delle convenzioni che abbiamo in atto». A dirlo è il presidente del circolo Auser “El Broi” di Agordo, Alvio Peratoner.

Il bersaglio della sua amarezza e arrabbiatura è l’Auser nazionale. Il rischio concreto per gli agordini è stato invece che venissero meno i vari servizi offerti dal sodalizio locale a partire dalla consegna dei pasti a domicilio (svolta con il Gav) e dall’accompagnamento di anziani, disabili e ammalati a visite o commissioni di vario tipo.

Il 12 marzo alle 15 in sala “don Tamis” ad Agordo si svolgerà l’annuale assemblea. Assemblea che, stando all’ordine del giorno indicato nella lettera inviata agli scritti, avrebbe dovuto vedere anche il rinnovo del consiglio direttivo. Ma la cosa è stata rinviata al 2017.

«Abbiamo spedito le lettere – dice Peratoner – chiedendo tra l’altro ai soci la disponibilità a candidarsi per il direttivo perché non è facile trovare gente che si cimenti nella gestione dell’associazione. Abbiamo invitato anche il presidente regionale Franco Piacentini, il quale ci ha contattato dicendo che non potevamo fare il rinnovo perché dovevamo attendere il congresso nazionale nel 2017. A noi, però, nessuno aveva comunicato nulla e nemmeno all’Auser provinciale».

Il circolo “El Broi” aveva modificato lo statuto nel 2010, aumentando da tre a quattro gli anni in cui il direttivo sarebbe rimasto in carica. Nel 2012 si erano svolte le elezioni che, dunque, avrebbero dovuto ripetersi quest’anno. «Piacentini – spiega Peratoner – ci ha detto che nel 2013 l’Auser nazionale ha deciso che le sedi locali devono rinnovare i propri direttivi dopo quello romano per permettere alla base di recepire eventuali decisioni centrali. D’accordo. Ma non potevano dirlo? Siamo noi che poi mettiamo la faccia davanti ai nostri soci, noi, che rappresentiamo il volontariato puro e gratuito in prima linea, a mandare le lettere con cui chiediamo alla gente di candidarsi. Adesso dovremo spiegare loro che le cose sono cambiate».

Peratoner ha contattato anche l’Auser provinciale. «Non sapevano nulla – dice – e infatti il circolo di Tiser ha rinnovato le cariche lo scorso anno. Abbiamo mandato una lettera piuttosto dura a Roma e avevamo pensato anche alle dimissioni del direttivo, poi ci siamo fermati per rispetto verso chi ha già versato la quota e per le convenzioni sottoscritte».

Insomma Peratoner chiede più attenzione. «I volontari si trovano – dice – è invece difficile trovare chi si cimenta con la gestione. Il problema esiste, c’è sempre più burocrazia, ci sono più carte. Siamo adesso alle prese con il rinnovo del registro del volontariato: è necessario che snelliscano certe procedure. Il nostro disagio deve essere un segnale per gli organi superiori».

Gianni Santomaso

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