Eliana, tocco d’arte per dare nuova linfa all’artigianato di Auronzo

Ereditato il negozio dal bisnonno, decora di tutto. «All’inizio è stata dura, ma ora va meglio e sono fiduciosa»

AURONZO. Una passione innata per l’arte, un negozio ereditato dal bisnonno, la voglia di mettersi in proprio. È nata così “Eli Decò” di Eliana Zandegiacomo De Zorzi, di Auronzo.

«Mi occupo dell’ideazione e della realizzazione di oggetti d’arredo e da regalo, principalmente dipingendo su vari materiali, dal legno al ferro battuto, dai mobili alle pareti delle case, alla ceramica e alla porcellana. E collaboro con alcuni artigiani della zona (il fabbro del paese e alcuni falegnami, ndr) per personalizzare gli oggetti da loro realizzati».

Un lavoro, ma anche una sorta di missione...

«Sì, il mio intento è quello di poter continuare a dare un valore all’artigianato artistico nel nostro territorio, facendo di una passione una concreta possibilità di occupazione, offrendo ai turisti, e non solo, articoli unici legati all’ambiente in cui nascono».

Eliana è nata ad Auronzo nel 1975, si è diplomata all’istituto Statale d’Arte di Cortina ed ha poi frequentato il master in “Visual design” alla Scuola Politecnica del design di Milano.

«Da sempre coltivo la passione per l’arte e la creatività; dopo un’importante esperienza lavorativa nel campo dei complementi di arredo a Cortina», racconta, «ed anche per una reale necessità di reinserimento nel mondo del lavoro, ho intravisto la possibilità di dare vita al sogno di un’attività in proprio. Anche perché mi si è presentata di lì a poco la possibilità di usufruire di uno spazio nella casa dei nonni paterni, in paese, sul viale di fronte al municipio, dove in passato il bisnonno e il nonno avevano la Calzoleria Moderna».

Il negozio laboratorio del bisnonno Eliseo e del nonno Ior venne aperto nei primi anni del’900, e chiuso verso la metà degli anni’30. Eliseo morì nel 1936 ed il nonno partì militare nella guerra in Etiopia; tornato, andò a far gelati in Polonia.

«Il bisnonno aveva imparato il mestiere di realizzare scarpe su misura in Argentina, dove i miei trisavoli erano emigrati. Rientrato in paese, costruì la casa e diede inizio all’attività di calzolaio, realizzando anche le scarpe su misura ai primi scalatori delle Tre Cime, ovvero Emilio Comici e Severino Casara; ed insegnando il mestiere a persone del paese e di Santo Stefano, in Comelico. Non a caso veniva chiamato “Eliseo dei Scarpere” e la famiglia “dei Scarpere”. E proprio in quel vecchio negozio Eliana ha aperto il 14 giugno 2014 (per il calendario Sant’Eliseo) il suo laboratorio negozio di artigianato artistico “Eli Decò”.

Come sta andando?

«In questi anni ci sono stati alti e bassi, soprattutto in base alla stagionalità. Adesso, che mi sono fatta conoscere meglio, la richiesta è aumentata e sono fiduciosa».

Come realizza i suoi lavori?

«Uso i colori ad olio su tela (per dipinti e ritratti, ndr); gli acrilici su legno, ferro battuto e pareti; i colori in polverine per porcellana e ceramiche (ha un forno dove cuocere gli oggetti una volta dipinti, ndr); gli acquerelli su carta per illustrazioni».

I soggetti?

«Li concordo con i committenti, mettendo a confronto i loro desideri con la mia esperienza».

Da dove arrivano i clienti?

«Molti sono turisti di passaggio o proprietari di seconde case, ma anche locali, che visitano direttamente il negozio, o tramite il passaparola. Sono presente con una pagina Facebook (@decorazionieli, ndr), Instagram (Eli Deco’, ndr) e ho un blog: www. decorazionieli. blogspot. com. I miei lavori vengono eseguiti principalmente su commissione, ma in negozio ho molti oggetti pronti per la vendita diretta».

Un sogno nel cassetto?

«Ovviamente far conoscere ancora di più i miei lavori, ed anche poter partecipare al prossimo corso sulla tecnica dell’affresco, con Vico Calabrò ed il gruppo Frescanti del Comelico».

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