Elicottero per il soccorso: escursionista rischia una mazzata
BELLUNO
Gita sui monti da 3.128 euro. Solo di volo dell’elicottero del 118. Il conto s’impennerà con la sanzione amministrativa prevista, da 400 a 3 mila euro. R. O. , il pontalpino di 50 anni che nel tardo pomeriggio di domenica è rimasto incrodato sul monte Serva, dovrà sborsare una bella cifra. Si trovava a quota 1. 700 metri di altitudine, non a 200 metri da casa, ed è stato portato in salvo da Suem e Soccorso Alpino alle 19.29. Quando ormai stava facendo buio: «Ho parlato personalmente con il nostro governatore Luca Zaia», spiega Fabio “Rufus” Bristot del Cnsas. «Decollato dalla base di Pieve di Cadore, il nostro velivolo ha volato per 34 minuti alla ricerca di questa persona e ogni minuto vale 92 euro. L’abbiamo trovata illesa e non c’è un’assicurazione che possa coprire questa spesa viva. La verità è che avrebbe dovuto rimanere nel raggio di 200 metri da casa sua e, invece, si è perso in montagna. Un atteggiamento molto grave».
Partito in mattinata da Polpet, una frazione di Ponte nelle Alpi, l’uomo ha raggiunto Pra d’Anties per poi proseguire verso Pian de le Vedele, sempre sulla montagna che domina Belluno. Durante il rientro, però, ha smarrito la strada e si è trovato bloccato sopra dei salti di roccia e non ha saputo proseguire. Informati i carabinieri e anche il sindaco pontalpino Paolo Vendramini: «Non c’è dubbio sul fatto che dovrà pagare l’elicottero e anche la sanzione amministrativa prevista dal decreto Conte, allo stesso tempo stiamo facendo delle valutazioni molto attente, perché siamo a conoscenza di una situazione delicata, che naturalmente non possiamo rendere pubblica. È cominciato un gioco al massacro sui social network da parte di persone, che non conoscono la verità e questo non è giusto nei confronti di quest’uomo, che peraltro ha sbagliato e su questo siamo tutti d’accordo. Adesso è a casa e da lì non si muove».
Nel fine settimana, sono proseguiti i controlli della Polizia locale su tutto il territorio di Ponte nelle Alpi e le persone sanzionate sono state due: «Podisti (o runner, come si dice adesso), che sono stati trovati senza un valido motivo nella zona dei Coi de Pera, sulla strada per il Nevegal», rivela Vendramini, «entrambi sono stati multati con 206 euro. Il mio invito a tutti i paesani è sempre quello di rimanere il più possibile a casa, se non si hanno motivi di lavoro o di carattere sanitario e limitare gli spostamenti».
Non sono ancora disponibili i dati della Polizia locale di Belluno, che si è dedicata, in maniera particolare, alla perlustrazione del Nevegal: «So che i nostri agenti hanno fatto delle verifiche approfondite sul colle ed è possibile che qualcuno ci fosse in giro», spiega il sindaco Jacopo Massaro, «aspetto una statistica precisa, ovviamente con la speranza di essere smentito».
Numeri confortanti a Feltre, dove i vigili urbani hanno sanzionato un paio di persone, nella giornata di sabato: «Un ciclista con una mountain bike, che circolava a una certa distanza da casa, e una signora che era a sua volta in giro, senza un fondato motivo», precisa il comandante Filiberto Facchin. «La settimana scorsa ci eravamo dedicati ai giardini pubblici, dove si creavano degli assembramenti di gente e quel problema è stato eliminato. Devo dire che i feltrini stanno rispettando le regole e di questo non possiamo che essere contenti. Dipendesse da loro, usciremmo presto da questa emergenza». —
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