Eliporto, i resti dell’hangar a breve saranno rimossi

Il Comune a luglio è tornato in possesso della struttura e spenderà 38mila euro «per rimettere un po’ d’ordine in quell’area dopo anni di assoluto degrado»



L’hangar dell’ex aviosuperficie di Fiames, a Cortina, inagibile dalla primavera del 2014 per il crollo del tetto, verrà finalmente rimosso entro breve tempo e l’area rimessa in ordine.

L’amministrazione comunale, con la determinazione 1113 del 17 settembre dell’Ufficio Patrimonio, ha infatti affidato alla ditta Fratelli Golin srl, con sede ad Auronzo, l’incarico per i lavori di demolizione e smaltimento della struttura, con le modalità indicate nella relazione predisposta dall’ingegner Ludovico de De Lotto, al quale è stato dato l’incarico di redazione del computo metrico relativo all’intervento, con indicazioni sulle metodologie operative e sulla sicurezza. Un’operazione che costerà al Comune 38.268, 53 euro, inserita nel capitolo “Decoro urbano” tra le ultime variazioni di bilancio approvate in consiglio.

«A luglio siamo rientrati in possesso della struttura, quindi ci siamo subito dati da fare per trovare le risorse con una variazione al bilancio di previsione; secondo le procedure, abbiamo successivamente fatto la gara e trovato la ditta Golin che ci ha proposto il migliore preventivo. A brevissimo dovrebbero partire i lavori», afferma Luigi Alverà, vicesindaco e assessore al Patrimonio del Comune, «il che vuol dire che finalmente potremo riavere un po’ di ordine in quella zona, dopo anni di degrado».

Il biglietto da visita non era infatti dei migliori per chi si recava a passeggio nella zona di Fiames, molto frequentata da turisti, sia in estate a piedi e sia in inverno con gli sci da fondo; e non era un bel vedere nemmeno per coloro che arrivano privatamente con l’elicottero, essendo comunque l’area ancora attrezzata per alcuni voli grazie ad un hangar provvisorio voluto a suo tempo dell’ex commissario De Rogatis. Il crollo del tetto dell’hangar era avvenuto il 6 marzo 2014, in seguito alle abbondanti nevicate di quella stagione invernale. L’edificio, di proprietà comunale, era allora in gestione alla società Esperia Aviation Service, che però non aveva adempiuto all’ordinanza immediatamente emessa dal Comune in cui si richiedeva di “provvedere alla demolizione di tutte le parti pericolanti e alla messa in sicurezza del sedime dell’hangar”.

Ora che l’hangar è ritornato in possesso del Comune, si può ripristinare l’area.

Rimangono tuttavia ancora in corso due contenziosi della società Esperia con il Comune di Cortina: la prima riguarda la disdetta del contratto per la gestione dell’eliporto, avvenuta dopo il crollo con la precedente amministrazione comunale, alla quale l’Esperia si è opposta; la seconda è la richiesta avanzata dal Comune per l’occupazione del suolo pubblico.

«I contenziosi vanno avanti con il loro iter, e non interferiscono con l’operazione di ripristino dell’area. Loro hanno riconsegnato tutto al Comune. Ora faremo le nostre valutazioni sul da farsi. L’area dell’ex aviosuperficie per le Olimpiadi dovrà essere a disposizione del villaggio olimpico, quindi che si faccia un aeroporto si esclude; potremmo fare eventualmente delle considerazioni sull’eliporto». —



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