Elisoccorso, a fine 2018 pronta la base

Approvato il progetto preliminare che prevede una superficie sopraelevata per due velivoli, un hangar e più parcheggi
Di Paola Dall’anese

PIEVE DI CADORE. Potrebbe essere inaugurata già entro la fine del 2018 la nuova base per l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. È stato, infatti, da poco approvato il progetto preliminare dell’elisuperficie secondo le indicazioni e gli standard richiesti dall’Enac. «Si tratta di un passo molto importante per ottenere una definizione dettagliata della base stessa», ha commentato il direttore generale dell’Usl 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, «ed è un passaggio importante per la progettazione definitiva».

Il progetto definitivo, infatti, «potrebbe essere pronto entro marzo», ha precisato anche il responsabile dell’ufficio tecnico, Stefano Lazzari, «poi si dovranno attendere le autorizzazioni dei vigili del fuoco, della Regione, dell’Ente per l’aviazione civile e l’attestazione urbanistica da parte del comune di Pieve. Dovranno essere eseguiti anche alcuni espropri. Dopo tutto questo si entrerà nella fase esecutiva e poi partiranno i lavori». «I tempi saranno lunghi», ha anticipato il direttore generale, «ma faremo il massimo per poterli accorciare e avere velocemente operativa questa base Hems. Sarà, tra l’altro, lo stesso Enac a nominare i commissari per aggiudicare la gara». Durante i lavori di realizzazione l’attività dell’elisoccorso sarà spostata all’aeroporto di Belluno.

La nuova base sarà realizzazione in sopraelevazione, «vista la conformazione dell’intero assetto ospedaliero e l’orografia dell’area circostante», ha spiegato Lazzari, «andando ad insistere in parte sulla scarpata a valle dell’attuale area di approdo e decollo».

La scelta progettuale legata alla sopraelevazione della piattaforma è stata necessaria per assicurare alcuni vantaggi e per risolvere alcune problematiche legate alla configurazione esistente.

«Dove ora c’è l’attuale piazzola sorgerà un hangar», ha spiegato il primario del Suem, Giovanni Cipolotti elencando i vantaggi, «sempre in sopraelevazione e in continuità alla precedente piattaforma. Gli spazi interni della struttura serviranno per la manutenzione e il ricovero degli elicotteri. Questo permetterà di far uscire subito l’elicottero e farlo arrivare in pista senza doverlo alzare in volo come capito oggi».

Nei pressi dell’hangar verranno ricavate anche delle aree per lo stazionamento del personale sia del pilota che del resto dell’equipaggio, secondo quanto prevede la normativa. «Sarà realizzata inoltre una passerella sopraelevata di collegamento pedonale diretto tra la nuova piattaforma e l’ospedale», ha continuato Cipolotti. «Questo permetterà di avere anche una definizione del nuovo sistema sia di parcheggi, aumentandone quindi il numero rispetto agli attuali che erano stati ridotti per motivi di sicurezza, sia della viabilità interna all’ospedale».

Lo spostamento al lato nord est della posizione dell’area di decollo e atterraggio, infatti, riduce le interferenze con gli edifici esistenti garantendo, quindi, una distanza maggiore dagli ostacoli. Inoltre l’area esistente di parcheggio e la nuova superficie liberata dalla sopraelevazione dell’area permetteranno una ridistribuzione e razionalizzazione dei percorsi interni degli stalli per parcheggi. Sotto la sopraelevata potranno passare i mezzi del nosocomio, dei vigili del fuoco, e per le derrate.

«Inoltre la piazzola sarà maggiormente illuminata e quindi consentirà il volo anche oltre le effemeridi», ha concluso il primario che ha ricordato come la nuova base Hems permetterà non solo l’atterraggio di un elicottero ma anche di un altro.

Nessuno spostamento, invece, per la centrale operativa del 118 che rimarrà nella sua posizione attuale a lato e in basso rispetto alla piazzola.

«In questo modo», ha sottolineato lo stesso direttore generale, «con la nuova elisuperficie che diventerà il perno dell’attività del Suem provinciale, si potenzierà il sistema dell’urgenza-emergenza».

Il costo dell’intervento è di 2.5 milioni di euro di cui 1.8 milioni saranno spesi per l’effettiva realizzazione della elisuperficie. «Contiamo, con la base d’asta al ribasso, di poter così dare spazio a varie migliorie alla struttura», ha concluso Rasi Caldogno.

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