Elisoccorso, via ai lavori per la nuova base

L’intervento da oltre 2 milioni di euro prevede un servizio con due elicotteri, l’hangar per le manutenzioni e parcheggi

Partiranno entro l’estate i lavori per la costruzione della nuova base dell’elisoccorso del Suem di Pieve di Cadore. Un’operazione pensata per potenziare il servizio di urgenza-emergenza bellunese: la nuova base, infatti, sarà strutturata per far decollare e atterrare due elicotteri contemporaneamente e per gestire l’attività notturna. Un servizio, questo, che servirà non solo il territorio dell’Usl bellunese, ma anche la pianura.

Il bando

I lavori per la realizzazione della nuova base all’ospedale di Pieve di Cadore sono stati aggiudicati all’associazione temporanea di impresa con capogruppo Iti Impresa generale Spa con sede a Modena e mandante la Co.Ma.C srl di Romano d’Ezzelino.

«Rispetto ai 3.1 milioni di euro del progetto esecutivo deliberato ad aprile, l’appalto è stato aggiudicato a 2.273.000 euro, con un risparmio importante per l’azienda», sottolinea il direttore generale dell’azienda sanitaria, Adriano Rasi Caldogno. «Si tratta di una tappa molto importante per noi: a fine estate-inizio autunno, infatti, sarà avviato il cantiere che entro un anno dovrebbe concludersi. La realizzazione della nuova base dell’elisoccorso assicurerà alla nostra provincia un ulteriore punto di forza nel soccorso in provincia. Un grazie al consigliere veneto Gidoni che si è impegnato per i vari passaggi del progetto e della sua copertura economica, ma anche al sindaco di Pieve di Cadore, Giuseppe Casagrande, che ha seguito tutto l’iter con scrupolosità. Non possiamo dimenticare neppure il commissario prefettizio De Rogatis, che ha risolto la questione legata all’acquisizione dei terreni e ad altri intoppi urbanistici che si frapponevano alla concretizzazione del piano».

La struttura

La struttura sopraelevata si inserirà in maniera armonica nell’ambiente dell’ospedale cadorino e porterà alcuni vantaggi molto importanti. «Da quando entrerà in funzione, saranno operativi due elicotteri per il soccorso, inoltre l’hangar permetterà non solo di accogliere i velivoli (evitando di tornare sempre a Belluno come capita ora) e di eseguirne la manutenzione, ma avrà al suo interno un’area di conforto per l’equipaggio quando non sarà impegnato in missioni», precisa il direttore generale. «Previsti anche un accesso diretto al Pronto soccorso e posti auto in più sotto la struttura sopraelevata della base del Suem». Ci saranno anche due piste, una di atterraggio e decollo e un’altra di sosta, oltre a una rampa per l’accesso dell’ambulanza al velivolo.

La struttura sopraelevata sarà divisa in due parti distinte: l’area per l’atterraggio e il decollo ufficiale con struttura metallica a pilastri in acciaio e soletta mista in acciaio e calcestruzzo per aumentare la leggerezza strutturale; l’hangar, all’interno del quale saranno collocati, oltre al ricovero per l’elicottero, il magazzino, l’officina per la manutenzione, una scala e un montalettighe che collega al piano sottostante. All’hangar si potrà accedere direttamente dalla strada principale di via Cogonie .

I commenti

«Con questa base il servizio farà un salto di qualità», commenta il primo cittadino di Pieve, Giuseppe Casagrande, «garantendo interventi in emergenza e all’avanguardia, medici e anestesisti permettendo, vista la carenza di figure professionali. Si tratta di un tassello in più per garantire la sicurezza per chi vive in provincia. Sapere di avere l’elicottero a disposizione contribuirà a mettere a proprio agio chi vive quassù, mettendoci alla pari degli altri cittadini veneti».

Soddisfatto anche il consigliere veneto leghista, Franco Gidoni che guarda al futuro e al volo notturno «di cui questa base diventerà punto di riferimento per altre parti del Veneto». —


 

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