Elite, accordo per la crescita delle imprese

Due aziende bellunesi ne fanno già parte, una terza sta per entrare: il programma serve per trovare capitali e per la Borsa 
BELLUNO. Parte da Belluno il programma internazionale che vede insieme Confindustria e Borsa Italiana e che è dedicato alle piccole e medie imprese per supportarne la crescita e avvicinarle agli investitori e al mercato dei capitali.


Nella sede degli industriali bellunesi è stato firmato ieri l’accordo che consente alle imprese associate a Confindustria Belluno Dolomiti di partecipare in via preferenziale alla selezione per l’ingresso in Elite, progetto nato nel 2012 su iniziativa di Borsa Italiana e degli Industriali.


Elite è ora una Spa parte del London Stock Exchange Group, che da poco ha visto l’ingresso nel suo capitale anche di Cassa depositi e prestiti e Nuo Capital. «Il programma non è aperto solo alle aziende che intendono quotarsi in Borsa, ma anche a quelle che stanno avviando un percorso di crescita e hanno la necessità di un supporto che le accompagni, per esempio, verso l’internazionalizzazione e la connessione con il mercato dei capitali e i fondi di investimento», sottolinea Andrea Tessitore, responsabile programma Elite per Confindustria.


Insomma, l’obiettivo di Elite è dotare gli imprenditori di tutti gli strumenti che possono favorire lo sviluppo aziendale. «Le pmi italiane si sono sempre finanziate tramite il sistema bancario che ora, come sappiamo, sta vivendo un momento di “shock”», aggiungono Tessitore e Roberto Race, responsabile relazioni istituzionali Elite Spa.


«Gli imprenditori devono sapere che c’è un ventaglio molteplice di opzioni. Per crescere c’è bisogno di capitali e, se è difficile reperirli tramite le banche, ci sono altri strumenti a disposizione, che non consistono solo nel quotarsi in Borsa». E Belluno, oltre ad aver ospitato la firma del protocollo, è stata ieri anche sede della prima tappa del roadshow nazionale - che toccherà 30 località - in cui le imprese associate a Confindustria hanno avuto la possibilità di farsi conoscere e avere direttamente dai responsabili Elite dettagli e informazioni.


Ma perché la scelta di partire da Belluno? «Questa provincia è una delle capitali del Made in Italy», evidenziano Tessitore e Race, «simbolo di una realtà dinamica, conosciuta a livello internazionale: pensiamo al distretto dell’occhiale. E in questo territorio abbiamo colto delle grosse opportunità». Le aziende bellunesi che attualmente fanno parte di Elite - che raccoglie 600 imprese in 25 paesi del mondo - sono Costan (Gruppo Epta) e Sinteco (Gruppo Bucci). In autunno entrerà anche la Technowrapp. Ma il bacino di possibili ingressi è più ampio. «Ci sono le grosse aziende, specie del settore occhiale, già dotate di tutti gli strumenti finanziari adeguati alla realtà odierna e che quindi non necessitano delle iniziative di formazione di Elite», spiega Davide Piol, vice presidente di Confindustria Belluno e presidente della Piccola industria.


«Escludendo queste, abbiamo condotto un’analisi approfondita delle imprese che possono avere i requisiti per far parte del programma: attualmente sono una trentina». Per entrare a far parte di Elite le aziende devono avere un fatturato superiore ai 10 milioni o, nel caso in questo quest’ultimo sia più basso, contare su un tasso di crescita annuo pari al 15% e, ovviamente, su un utile netto positivo.


«Il progetto non è comunque escludente», mette in risalto Tessitore. «Chi non possiede i requisiti allo stato attuale potrà entra nel programma in seguito, nel momento in cui avrà le caratteristiche necessarie». «L’obiettivo è che la firma della partnership sia un’opportunità interessante per la crescita del territorio bellunese nel suo insieme», fa eco Piol.


Il Veneto è tra le prime tre regioni per numero di aziende che hanno le potenzialità per entrare nel programma. Sono già 53 le imprese che ne fanno parte.


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