Enaip, i lavoratori scendono in piazza

Da ottobre senza stipendio i 50 dipendenti provinciali. Strutture indebitate con le banche per poter pagare i contributi Inps

BELLUNO. Presidio e assemblea questa mattina a Padova davanti alla sede regionale dell’Enaip (Ente di formazione professionale) di tutti i dipendenti dell’ente che da ottobre non percepiscono più gli stipendi per il mancato trasferimento delle risorse da parte della Regione. Cosa che ha costretto le singole strutture a una pesante esposizione bancaria per poter pagare almeno i contributi previdenziali dei lavoratori.

È critica la situazione per gli addetti dell’Enaip, che in provincia di Belluno sono circa una cinquantina (tra contratti a tempo indeterminato, co.co.pro. e partite Iva) divisi in tre strutture (Longarone, Calalzo e Feltre). E da lunedì scorso tutte le scuole hanno bloccato gli straordinari, minacciando di bloccare le lezioni se la vicenda non si risolverà al più presto.

Dopo aver saltato ottobre e novembre (più settembre per i precari), nemmeno a dicembre sono infatti stati pagati gli stipendi. Ciò, sommato alla mancata corresponsione della tredicesima e a una serie di crediti contrattuali (flessibilità, rimborsi) pari all’ammontare di un’altra mensilità, ha messo in gravissime difficoltà i lavoratori che per mesi hanno tirato avanti confidando in un lieve ritardo delle retribuzioni e che adesso si trovano perfino impossibilitati a chiedere un prestito in banca non avendo una busta paga recente da presentare. «L’Ente si trincera dietro il ritardo dei finanziamenti da parte della Regione», dicono le organizzazioni sindacali della Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil scuola e Snals Confsal che temono vi siano anche altre criticità da chiarire.

A questo punto, le parti sociali hanno inoltrato una richiesta di incontro urgente con la Regione e hanno indetto lo stato di agitazione permanente. «Oggi, nel corso dell’assemblea, decideremo quali iniziative prendere per far sentire la nostra voce e avere quello che ci spetta», dichiara Franco Pilla della Flc Cgil veneta.

«La Regione ci deve circa 13 milioni di euro pari al 76% dell’incidenza del credito sul nostro fatturato. Ad oggi», precisa Marta Fornaro, responsabile dell’Enaip di Feltre, «non abbiamo ricevuto nemmeno un euro per quest’anno scolastico pur avendone spesi a livello regionale 5 milioni, per l’anno scorso invece avanziamo oltre 7 milioni di euro e per il 2012-2013 quasi due milioni. In questa situazione l’Enaip ha dovuto garantire l’attività a proprie spese pagando Inps e fornitori con dei mutui bancari, mutui i cui interessi annui a nostro debito, a livello regionale, ammontano a 650 mila euro».

La misura è colma visto che anche due anni fa la situazione si era ripresentata. E ora i dipendenti dicono basta e scendono in piazza. Oggi a Feltre le lezioni saranno sospese, a Longarone non si terranno le lezioni in due corsi, solo «Calalzo rimarrà aperto regolarmente», ammette Graziano Sadocco, responsabile delle scuole longaronesi e calaltine.

Paola Dall’Anese

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