Ennesima auto rigata scattano le manette per il vandalo seriale

Sabato 12 marzo l’arresto da parte dei carabineri a Pedavena dopo che il 45 enne aveva reiterato ancora il reato

PEDAVENA. All’ennesima auto rigata i carabinieri gli hanno messo le manette ai polsi e lo hanno arrestato. È successo sabato sera a Pedavena. Il 45enne vandalo seriale ha già trascorso un paio di giorni nel carcere di Belluno a meditare sul disastro compiuto in queste ultime settimane sulle auto lasciate in sosta tra Pedavena e Feltre e ora affronterà l’udienza di convalida davanti al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Belluno.

I militari dell compagnia di Feltre che già lo avevano beccato giovedì 10 a Feltre nelle immediate vicinanze di quattro veicoli appena rigati con ancora addosso un punteruolo e una pietra, lo hanno continuato a tenere d’occhio, soprattutto dopo che venerdì 11 marzo, tra Pedavena e la zona di Farra, qualche altra fiancata era risultata danneggiata con le medesime modalità di altre decine di auto.

Sabato 12 il vandalo è stato preso in flagranza di reato mentre danneggiava l’ennesimo veicolo a Pedavena. I carabinieri hanno proceduto all’arresto in quanto il reato di danneggiamento aggravato era stato reiterato dopo che già giovedì sera gli era stata notificata la denuncia a piede libero.

La notizia ieri ha cominciato a circolare sui social network quasi come un tam tam liberatorio e i vertici della compagnia carabinieri di Feltre, pur non fornendo ulteriori dettagli, non hanno smentito l’arresto dell’uomo. Gli automobilisti tirano un sospiro di sollievo dopo settimane trascorse nel timore del vandalo, il quale ha comunque colpito un centinaio di veicoli per un danno complessivo, quantificato a spanne di almeno 80 mila euro. Un comportamento davvero senza spiegazioni quello messo di atto dal vandalo, che ha attirato su di sé l’astio della comunità di Pedavena dove l’uomo dispone di un’abitazione in una via in zona centrale.

In base a quanto ricostruito sui social, al vandalo sarebbe stato fatale un tentativo di danneggiamento messo in atto in via Trieste. Lì i carabinieri lo hanno bloccato e dopo avere espletato le procedure di rito è stato accompagnato al carcere di Belluno dove si spera cominci a prendere coscienza della situazione.

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