"Enormi massi sulla strada, paesaggio spettrale": la testimonianza di un abitante di Alverà

Danni enormi alle case, alle strade, ai ponti. Il racconto di una notte drammatica, con la morte di una donna
Fango e morte a Cortina
Fango e morte a Cortina

CORTINA. «La situazione è surreale, spettrale, incredibile». Queste le prime parole che riesce a pronunciare Dario Bellodis, fotografo e maestro di sci ampezzano che abita in Alverà, a Staulin.

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La sua casa non è stata danneggiata dal nubifragio. Nel piazzale davanti la sua abitazione acqua e fango, ma non ci sono danni. Le case dei suoi vicini sono invece fortemente lesionate, piene di acqua e melma.

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«E' cominciato a piovere dopo le 23.30», racconta Bellodis, «e pioveva sì intensamente, ma non c'erano presagi di un disastro del genere. Ad un certo punto ho iniziato a sentire l'acqua scendere più intensamente, fulmini a ripetizione e poi grida.

"Sono uscito di casa e ho visto una catastrofe. Tre macchine erano in piedi, girate dalla forza dell'acqua. Il ponte sul Bigontina era ostruito. Lungo la strada scendevano massi enormi, grandi come un automobile, acqua, detriti, melma.

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"La gente piangeva, gridava. Si respirava solo paura, anzi terrore. Ci siamo messi a ripulire. Lo stiamo ancora facendo. Sono arrivati mezzi e soccorsi. In alcune abitazioni ci sono detriti e melma per oltre un metro di altezza. Ci sono uomini e mezzi al lavoro da questa notte. E' stato un nubifragio violentissimo, improvviso. Non potevo credere ai mie occhi. Mi chiedevo “da dove arriva tutta questa acqua”. I masi enormi che scendevano facevano paura. Adesso sono stati rimossi. Una vera tragedia».

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