Ente bilaterale, il welfare punta sulla famiglia

L’Ente bilaterale di Belluno per il commercio e il turismo punta tutto sulla famiglia. E lo fa per offrire un nuovo futuro alla provincia che ora soffre per lo spopolamento. Il presidente Sandro Lavanda e la vice Fulvia Diana Bortoluzzi hanno deciso, infatti, per il 2020, di attivare nuovi strumenti di welfare per agevolare le famiglie dei lavoratori. «Per l’anno in corso abbiamo messo a disposizione a questo scopo circa 450 mila euro, un 10% in più rispetto al 2019», dice Lavanda dell’Ascom. «Ma se serve siamo disposti anche a dare fondo a quanto abbiamo accantonato per dare un sostegno ai 7000 dipendenti che lavorano nelle 1.950 aziende che hanno aderito all’Ente nella nostra provincia».
I numeri
L’Ente, che quest’anno festeggia i 20 anni di attività, raccoglie infatti i lavoratori e le imprese che operano nel settore del commercio e del turismo. «In provincia sono 11.345 gli addetti del comparto che operano in 4.500 aziende. Ma soltanto le imprese con dipendenti possono aderire all’ente, e di queste il 30% preferisce non partecipare ad un sistema previsto nel contratto collettivo nazionale e versare i 2,5 euro dovuti direttamente ai loro addetti che, così, non potranno accedere ai servizi offerti dall’Ente».
Le novità
Si chiama “Pacchetto figli” la novità del 2020 dell’Ente bilaterale e consiste nel contributo per il trasporto scolastico, per le tasse universitarie dei figli a carico, per le attività di doposcuola e le attività sportive. «Questi servizi», sottolinea Bortoluzzi, «vanno ad aggiungersi a quelli già esistenti come il contributo per le protesi ad esempio gli occhiali e il contributo per i libri di testo».
L’anno scorso, ad esempio, sono stati erogati circa seimila euro per l’acquisto di occhiali e circa 18 mila per i libri scolastici, come sottolinea Veronica Sommacal, responsabile dell’ufficio dell’ente. «La clausola per tutti è che le prestazioni vengono erogate all’interno del territorio bellunese, non tramite Internet. Questo perché vogliamo garantire i negozi e le attività della nostra provincia e dei piccoli comuni», precisa Lavanda.
«Delle prestazioni previste il lavoratore può sceglierne due diverse, presenti nel pacchetto, ma se entrambi i genitori sono iscritti all’Ente bilaterale allora possono aggiungere un’altra prestazione alle due già richieste», sottolinea la vice presidente.
Novità sono previste anche per le imprese aderenti. Oltre ai vari corsi di formazione per i dipendenti che vengono erogati quasi gratuitamente, dal 2020 potranno ottenere anche il rimborso di una parte delle spese di redazione del documento di valutazione rischi e il premio di natalità per titolari, collaboratori e soci: si tratta di una somma di 300 euro una tantum per la nascita di un figlio tra i titolari.
«Stiamo lavorando anche all’interno dell’organismo paritetico della sicurezza per istituire il responsabile della sicurezza territoriale e un consulente che valuti il sistema di sicurezza e i documenti aziendali», conclude Bortoluzzi. —
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