Entrati i primi inquilini all’ex latteria didattica

Sedico, nello stabile di Mas realizzati otto alloggi di edilizia residenziale pubblica Era andato a vuoto il progetto di vendere gli appartamenti a prezzo calmierato
A Mas di Sedico inaugurazione casa ater
A Mas di Sedico inaugurazione casa ater

SEDICO. L’ex latteria didattica di Mas, per anni abbandonata, è diventata un complesso di edilizia residenziale pubblica: l’Ater ha consegnato ieri mattina le chiavi ai primi inquilini degli 8 appartamenti a disposizione, mentre altri 4 appartamenti di edilizia agevolata verranno affittati o messi in vendita. E ora, a Mas, l’Ater si prepara a mettere mano anche alla vecchia scuola elementare.

Si chiude così, con il taglio del nastro e la consegna delle chiavi di casa ai primi inquilini, la lunga vicenda della latteria didattica di Mas, già proprietà della vecchia Comunità montana bellunese. L’Ater aveva già completato un primo intervento nello stabile messo meglio, trasformato in centro associativo dal Comune, scegliendo invece la strada della demolizione e della ricostruzione per l’altro stabile di via Val Fontana. Un complesso sul quale aveva tentato la strada della realizzazione di appartamenti da vendere a prezzi calmierati. Ma l’esperimento dell’Ater non era andato a buon fine: tra crisi economica e bolla immobiliare, nessuno si era fatto avanti per firmare un preliminare di acquisto di uno dei dodici appartamenti previsti.

L’Ater bellunese aveva quindi fatto ritorno alla strada classica, quella delle tradizionali “case popolari”, con una quota di appartamenti dedicata all’edilizia agevolata.

Ieri, tra gli applausi dei nuovi inquilini e le dichiarazioni di soddisfazione per la qualità della realizzazione e delle finiture del nuovo condominio, l’atto conclusivo, con la consegna delle chiavi.

Il condominio è stato benedetto dal parroco, don Paolino, quindi è toccato al sindaco Giovanni Piccoli con gli assessori Luigi Rosso e Roberto Maraga (anche in veste di presidente della Cm Valbellun), al presidente Ater Giovanni Puppato e al direttore Carlo Cavalet, ma anche all’ex presidente Luigino Tremonti, inaugurare l’opera con il taglio del nastro.

Ma già ieri si pensava alla prossima mossa dell’azienda per l’edilizia pubblica: «Il Comune ci ha dato la vecchia scuola elementare», ha spiegato il direttore Cavalet, «dove interverremo con una demolizione e poi una ricostruzione, anche se non sappiamo ancora quando».

Intanto l’Ater manderà alla Regione la documentazione dell’intervento all’ex latteria didattica, costato poco meno di 2 milioni di euro: Venezia stralcerà infatti dal proprio contributo i quattro appartamenti di edilizia agevolata, e quei soldi così recuperati potranno venir impiegati in altri interventi sul territorio bellunese.

Stefano De Barba

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