«Entro fine estate la decisione sul tracciato migliore»

CORTINA. Il TrenoBus è solo uno dei progetti che vedono impegnati Regione, Trenitalia e Provincia nel bellunese. Sul tavolo ci sono anche l'elettrificazione della linea ferroviaria bellunese e il...

CORTINA. Il TrenoBus è solo uno dei progetti che vedono impegnati Regione, Trenitalia e Provincia nel bellunese. Sul tavolo ci sono anche l'elettrificazione della linea ferroviaria bellunese e il treno delle Dolomiti che collegherà Calalzo con Dobbiaco e oltre. «Il progetto per l'elettrificatone prosegue», dichiara Elisa De Berti, assessore regionale ai Trasporti, «sono stati stanziati da RFI i soldi per la tratta da Conegliano a Vittorio Veneto e da Montebelluna a Castelfranco. I progettisti stanno poi lavorando per completare l'anello basso verso il bellunese. Lavoriamo per migliorare e agevolare al massimo la mobilità su treno».

«La Regione fa grande pressing», aggiunge Tiziano Baggio, direttore regionale di Trenitalia, «per portare a Belluno l'elettrificazione della linea ferroviaria. La velocità che raggiunge la linea elettrificata è di 160 km orari e questo garantirebbe anche di poter intervenire sulle coincidenze che creano disagi ai pendolari come quella tra Belluno e Venezia per la quale sono state raccolte 300 firme per chiedere un implementazione delle corse. Quando la linea sarà elettrificata lo scenario cambierà totalmente».

Prosegue poi l'analisi progettuale del treno delle Dolomiti. Le ipotesi al vaglio degli esperti per collegare Calalzo con Cortina sono due: una vede il treno passare, per lo più in galleria, attraverso la valle del Boite e l'altra vede invece passare il treno, fuori galleria, da Auronzo, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, sarebbe un percorso più lungo di 18 chilometri, ma molto più panoramico. La percorrenza da Calalzo a Cortina varia: 45 minuti se si passa per la valle del Boite e 60 minuti se si attraverso Auronzo.

«È in corso l'analisi socio economica dei due tracciati», spiega la De Berti, «ed entro la fine dell'estate sarà deciso dove progettare il treno. Stiamo lavorando su più fronti. C'è bisogno di ridurre i tempi di percorrenza del treno per facilitare l'arrivo a Calalzo e implementare l'uso della rotaia». Le iniziative per promuovere il TrenoBus sono numerose e a ricordarle ai politici ci pensano anche i componenti della Fiab, gli amici della bicicletta. «Abbiamo iniziato a chiedere il TrenoBus nel 2004», chiosano «e all'epoca l'unico che ci credeva era Matteo Toscani che ci ha aiutato ad arrivare ora ad inaugurare il secondo anno di TrenoBus». (a.s.)

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