Erba alta e incuria nei cimiteri cittadini «Serve più rispetto»

Franco Roccon segnala molte criticità a Cusighe e a Prade «La cooperativa sta facendo le manutenzioni necessarie?»

BELLUNO. L’erba è talmente alta che in alcuni casi ricopre le tombe. Chi si reca a trovare i propri cari defunti al cimitero di Prade trova una situazione di incuria che fa scuotere la testa. E lo stesso accade a Cusighe, dove sono in corso le esumazioni e le estumulazioni: ci sono loculi aperti, vasi di fiori e materiale sparso un po’ ovunque, pietre rimaste in mezzo ai vialetti.

A segnalare la situazione è il consigliere comunale di opposizione Franco Roccon. «Mi risulta che il Comune abbia affidato la gestione dei cimiteri ad una cooperativa, con una convenzione della durata di tre anni e con impegno economico complessivo di 500 mila euro», spiega Roccon. «Ma mi sembra che la situazione, almeno in questa fase, sia un po’ preoccupante».

Roccon allega un’ampia documentazione fotografica alla sua segnalazione. Riguarda principalmente i cimiteri di Prade e Cusighe: al campo santo urbano l’erba è alta, tanto da andare a ricoprire alcune tombe: «D’accordo che ha piovuto molto nelle ultime settimane, ma anche gli anni scorsi succedeva», attacca Roccon. A Cusighe, invece, l’erba è stata in parte tagliata, ma sono in corso le esumazioni in alcuni campi e l’immagine non è delle migliori: «Intanto manca qualsiasi cartello che indichi chi sta operando e perché», continua il capogruppo di Civiltà bellunese. «E poi ci sono tombe e loculi lasciati aperti, vasi di fiori abbandonati, cumuli di terra e pietre in vari punti del campo santo. Con i nostri operai si riusciva a tenere in ordine i cimiteri, abbiamo affidato la gestione all’esterno e questi sono i risultati? Auspico che il Comune controlli se viene rispettato il piano delle manutenzioni».

«Ci vuole rispetto per i morti», conclude Franco Roccon. «Ed è responsabilità del Comune controllare che i cimiteri siano decorosi. Bene che abbiano sistemato la scalinata al cimitero di Orzes, anche se era un intervento che si attendeva da anni e c’è voluto molto tempo per vederlo realizzato. Ora mi auguro che non sia questa la situazione che dobbiamo aspettarci per i prossimi tre anni, altrimenti avranno ragione i cittadini ad arrabbiarsi».

Alessia Forzin

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