Erostrato, personaggio greco che diede fuoco a un tempio
CESIOMAGGIORE. Se voleva notorietà e il suo momento di “gloria”, non li ha ottenuti, quello che si firma Erostrato, deturpa i muri dei pubblici edifici, civili e religiosi, e sputa ingiurie e minacce...
CESIOMAGGIORE. Se voleva notorietà e il suo momento di “gloria”, non li ha ottenuti, quello che si firma Erostrato, deturpa i muri dei pubblici edifici, civili e religiosi, e sputa ingiurie e minacce contro il sindaco, con la stessa bomboletta spray. Non l’ha ottenuta, perché il sindaco Carlo Zanella ha fatto denuncia contro ignoti, ma fino a ieri non ha dato alcuna rilevanza mediatica, né lui né alcun altro che si sono imbattuti nei deliri di questo eccentrico. Che si firma Erostrato, un uomo comune ma anche un inetto di duemila anni fa, che non gli riusciva di affermarsi proprio in niente. Così diede fuoco al tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo nella mitologia greco-classica, facendo risuonare sopra le fiamme, per la prima e unica volta, il proprio nome: Erostrato. Ed è con questo nome che l’inetto di oggi rivendica le sue gesta, facili facili, come imbrattare muri e dare fuoco a una legnaia. Bastano una bomboletta spray e un accendino con una tanichetta di benzina. E provocano, nella popolazione, soltanto fastidio perché non c’è movente, ma solo delirio.
(l.m.)
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